Vienna, Herning, Mosca, Oslo e Vaduz: ecco dove andare per vedere il meglio dell’arte europea

Continuiamo il nostro viaggio dedicato all’arte in giro per il Vecchio Continente. In questa nuova lista delle cinque mostre europee più interessanti in circolazione, aperte nel mese di agosto, abbiamo inserito quattro esposizioni di altrettanti singoli artisti e una sola raccolta collettiva.

Ecco il programma: illusioni ottiche a Vienna, una nuova religione di Kasper Sonne a Herning, in Danimarca, il mistero in ciò che è familiare con i lavori di Charlotte Moth a Vaduz, la Los Angeles di Alex Israel a Oslo e i giochi di prospettiva con le sculture di Urs Fischer a Mosca.

‘Rück – Blick: Kinetika 1967’, 21er Haus, Vienna, Austria
Giochi di luce, illusioni ottiche e macchine che stimolano la percezione: sono questi gli ingredienti principali della mostra viennese. 25 capolavori dell’arte cinetica, firmati da artisti come Nicolas Schöffer, Julio Le Parc, Martha Boto, Heinz Mack e Lily Greenham, solo per citarne qualcuno. Lo scopo della mostra è riscoprire il percorso che la tecnologia, la cibernetica e la ricerca visiva hanno intrapreso per raggiungere l’altro lato dello schermo e il mondo dell’arte nel corso degli anni Sessanta.
(Fino al 28 agosto)

“Kasper Sonne – New Religion”, Herning Museum of Contemporary Art, Herning, Danimarca
Mostra personale dell’artista danese, ma newyorkese d’adozione, Kasper Sonne (classe 1974). Attraverso le sue installazioni e i suoi dipinti in mostra al museo danese, Sonne prova a illustrare le contraddizioni esistenti nelle nostre vite quotidiane. In qualità di acuto osservatore dei paradigmi sociali e psicologici a cui noi tutti siamo esposti, Sonne accoglie lo spettatore in esperienze che toccano sia il livello fisico che quello psichico.
(Fino al 21 agosto)

“Charlotte Moth”, Kunstmuseum Liechtenstein, Vaduz, Liechtenstein
L’artista britannica Charlotte Moth (nata nel 1978 a Carshalton e residente a Parigi) è ospite della galleria di Vaduz con una raccolta di suoi lavori, che comprendono, come al solito, un mix di fotografia, scultura e video installazioni. Il suo obiettivo è scoprire il mistero in ciò che è familiare. Concentra la sua osservazione sugli spazi e gli oggetti con cui viviamo e le condizione di percezione della materialità nello spazio e nel tempo. Ne derivano dei ‘dialoghi scultorei’, pervasi da un senso di leggerezza e movimento. La mostra riunisce diversi gruppi di opere, alcune delle quali in stretta connessione con l’architettura del museo che la ospita, offrendo agli spettatori anche un’occasione di esperienza diretta.
(Fino al 4 settembre)

“#AlexIsrael”, Astrup Fearnley Museet, Oslo, Norvegia
Arriva da Los Angeles Alex Israel ed è proprio la sua città natale la protagonista di questa esposizione nel museo norvegese. Israel restituisce la sua immagine di LA, attraverso le sue sculture e i suoi dipinti, mescolando l’omaggio alla parodia, toccando i luoghi e i simboli più iconici della metropoli americana. Senza dimenticare ovviamente Hollywood, la macchina dei sogni per eccellenza.
(Fino all’11 settembre)

“Urs Fischer. Small Axe”, Garage Museum of Contemporary Art, Mosca, Russia
Esposizione personale dell’artista di Zurigo (qualcuno lo chiama “il Cattelan svizzero”), realizzata appositamente in occasione del primo anniversario della galleria russa. Una mostra spiritosa e ricca di umorismo, che dialoga con l’edificio ospitante, grazie a una serie di installazioni che giocano con le prospettive e le percezioni sensoriali.
(Fino al 21 agosto)