Sette acque da uomo. Da provare

Simbolo di un’eleganza classica e a tratti dandy, l’Acqua di Colonia è sempre stata molto amata dagli uomini del passato, come Voltaire e Napoleone, ma anche da personalità contemporanee come il fotografo Giovanni Gastel. Più leggera e facile da indossare, la Colonia è più fresca grazie alle sue principali note di agrumi e può essere usata generosamente diventando così una valida alternativa al profumo durante le giornate più calde. Ora, questo classico è reinterpretato e reso attuale. 

Leggi anche Il glossario del beauty e Profumi maschili, i classici per saperne di più sui classici della profumeria

Un po’ di storia. Creatore della formula originaria dell’Acqua di Colonia fu Giovanni Paolo Feminis, un italiano trasferitosi a Colonia, appunto, che la creò alla fine del 1600 col nome di Aqua Mirabilis; è però vero che, nel corso del Settencento, fu creata anche l’Eau de Cologne da parte di Johann Maria Farina, che faceva concorrenza a quella di Feminis. 

L’Acqua di Colonia riscosse un immediato successo tra le personalità dell’epoca, Goethe, Napoleone, Voltaire e la regina Vittoria erano grandi amanti di questo tipo di profumo grazie alla sua concentrazione più bassa, attorno al 4-6%, rispetto a eau de toilette o a eau de parfum diventandone così una valida alternativa.

Nuove Colonie. Amata da molti maître parfumeur, alcuni si sono cimentati in nuove interpretazioni: il duo di Atelier Cologne, Sylvie Ganter e Christophe Cervasel, hanno creato la cologne absolue, una nuova versione di colonia che mantiene il cuore agrumato ma con una persistenza maggiore; ha lavorato sulla formula anche Emilie Coppermann di The Different Company che utilizza materie prime e codice tipici delle colonie classiche, attualizzate però con fragranze più intense.

Dove si spruzza. La bassa concentrazione della Colonia la rende meno persistente rispetto agli altri profumi, per questo è fondamentale spruzzarla nei punti dove pulsa il cuore, perché sono i più caldi: polsi, collo, dietro le orecchie e, in alcuni casi, anche il petto. In questo caso abbondare non è sbagliato. Attenzione però: a differenza di un profumo classico, la Colonia non dev’essere spruzzata sugli abiti proprio per la sua poca persistenza.