Dalle sfide Borg-McEnroe all’ultimo match Brown-Nadal sui campi di tennis ci si sfida anche a colpi di capelli

Capelli lunghi e legati da un elastico: se per gli appassionati Dustin Brown è colui che lo scorso 2 luglio ha sconfitto Rafael Nadal a Wimbledon, per i più è il tennista dal fisico asciutto e soprattutto dalla lunghissima chioma rasta – a ricordare le sue origini giamaicane. Ma Brown è solo l’ultimo a sfoggiare un look fuori dagli schemi sui campi rossi.

Björn Borg e John McEnroe
Più che due tennisti, due rockstar che si sono spesso incontrate e sfidate sui campi. Uno l’esatto opposto dell’altro se non per un dettaglio nel loro look: la fascetta in testa. Allo svedese serviva per tenere fermi i lunghi capelli biondi scuro, all’americano per domare i folti ricci castani. Praticità e comodità a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta.

Andre Agassi
Oggi completamente rasato, negli anni Ottanta Andre Agassi non solo faceva impazzire milioni di fan nel mondo grazie – anche – alla sua folta chioma. Questa rappresentava la moda in quel decennio: lunghi fino alle spalle, corti se non cortissimi in cima e lateralmente. E poco importa se in realtà indossava un parrucchino, come lui stesso ha confessato nella sua autobiografia, il risultato l’ha reso famoso.

Rafael Nadal
Faccia da bravo ragazzo e taglio, mai sopra le righe, in linea con la sua immagine: i capelli di Rafael Nadal non hanno subito molte variazioni nel tempo se non in lunghezza, all’inizio o alla fine del collo a sfiorar le spalle con riga centrale. Il trionfo della normalità.

Novak Doković
Taglio corto, severo, a spazzola quasi, che fa risaltare i suoi lineamenti magri e asciutti: Novak Doković non ha guizzi per la testa e la sua chioma ne è la prova, estremamente pratica e veloce. Da copiare se si è alla ricerca di un look per l’estate.