Una linea di profumi ispirata alla tradizione e ai profumi di Firenze

Una passione nata per caso, che si è trasformata in un caso imprenditoriale. Questa la storia di Mirko Buffini, imprenditore toscano, che riscoprendo l’antica tradizione della profumeria fiorentina, ha deciso di creare nel 2010 una linea di profumi artistici che porta il suo nome. Dodici fragranze uniche, create con cura e attenzione, nate dall’amore per il profumi e la passione per il made in Italy. Noi di Icon abbiamo intrevistato Mirko Buffini per conoscere meglio il suo brand.

Quando è nata la sua passione per i profumi?
La passione per i profumi è nata nel 2010 da una fragranza ricevuta in regalo. Un profumo caratterizzato da note uniche, che evolvevano continuamente. Da qui è iniziata una ricerca, che mi ha portato ad innamorarmi della profumeria artistica e dei nasi importanti a cui mi appoggio per dare vita ai miei profumi, che raccontano i miei viaggi e le mie passioni.

Il suo lavoro prende ispirazione dall’antica Scuola del Profumo fiorentina. Ci può raccontare cosa l’ha isprata maggiormente di questa scuola?
Non tutti sanno che il profumo nasce proprio a Firenze: fu infatti Caterina de’ Medici, figlia di Lorenzo il Magnifico, che andando in sposa a Enrico di Volois, Duca d’Orleans, porterà con sé in Francia questa antica tradizione. Nel mio lavoro mi ispiro a questa scuola soprattutto per quanto riguarda la ricerca delle materie prime e delle essenze, le stesse che i monaci toscani hanno da sempre coltivato nelle abbazie: l’ ireos fiorentino, la melissa officinale, la rosa centifolia, la maggiorana, l’ angelica radice e l’assenzio romano, l’erba luigia, la balsamite odorosa e la lavanda.

Qual è il processo creativo dietro alla creazione di una sua nuova fragranza?
Alla base delle nostre creazioni, c’è sempre la ricerca di un tema originale, di un concetto, di un ingrediente che può essere ispirato dalla natura, da un’immagine, da un racconto, da un viaggio e perché no da un sogno. Dopodiché, insieme al naso creatore inizio a rendere reale il sogno immaginato. Ci vuole tempo  prima di arrivare all’accordo finale.

Dodici fragranze diverse con nomi unici. Qual è la storia di questi nomi?
Ogni nome è legato a storie e persone con significati profondi, la cui ricerca proviene da antichi testi per lo più orientali. I nomi hanno un’ identità molto forte , tanto che ognuno di essi potrebbe essere un brand a se, hanno una forza tale da risultare un marchio nel marchio.

La fragranza che ha creato a cui è più legato?
No. 31
è la fragranza a cui sono più legato perché è stata la prima ad essere creata. La sfida era quella di rendere elegante una nota notoriamente difficile come il Patchouli. No. 31 infatti è una fragranza caratterizzata da un abbinamento tra patchouli dell’ Indonesia e note di brandy, vaniglia, pepe nero, cioccolato e ambra grigia.

Che valore ha per lei il termine made in Italy?
Il termine Made in Italy è sacro. Creare un qualcosa che fosse Made in Italy è stato ed è parte della nostra filosofia aziendale. Per noi è sinonimo di un prodotto creato con un processo artigianale, dove ogni fase di realizzazione è fatta con cura e attenzione ai dettagli, oltre a una profonda cultura del gusto, che come noi italiani, nessuno ha nel mondo.