Non solo festival del cinema 2014, Venezia è anche profumi

Venezia è una città enigmatica, di una bellezza unica. Oltre la coltre del caos di San Marco e del turismo di massa si apre una città dagli scorci mozzafiato, dai profumi contrastanti.
A questo si ispira Fulvio Fronzoni – esperto di profumi e al contempo scrittore, poeta di fragranze e di penna. Nella sua mente è nato il racconto di un intreccio di vite, tra Grasse e Venezia, appunto, alla ricerca del profumo originario, la ‘divina essenza’ che volle Alessandro il Grande.

Non solo. Nei capitoli si capisce l’anima delle fragranze stesse, che attirano ed emozionano. Eccone un frammento.

Il senso delle note di testa:

Le note si svelano una dopo l’altra, comparendo e svanendo nella nebbia dei ricordi. Alcune sono nitide, altre confuse e indefinite. Vibrano alte e sottili. Fugaci, vivaci, imprendibili emanano odori freschi e pungenti. Per prime, le radiose note di testa, raggiungono il naso e lì si fermano, lasciando agli accordi di cuore il compito di far vibrare le corde dell’emozione. La loro evoluzione è simile a un carosello d’immagini dentro
un caleidoscopio.

Con la stessa bellezza espressiva, è stata progettata una collezione di profumi firmata Re Profumo, cinque essenze distribuite in Italia da Intertrade Europe, che evocano la classicità greca e Nietsche, alternativamente. Alexandros è un mix di cardamomo, incenso, gelsomino e sandalo; Adone unisce rosa, legno di ambra e vetiver; Ekstasis gioca con tubrosa, fava tonka e vaniglia; Sogno d’Amore passa da limone a lillà fino a muschio mentre Superuomo alterna pepe rosa, mirra e neroli.

Poesia pura, da vaporizzare nell’aria e in cui avvolgersi.