Intervista a Julien Colombier, l’artista che ha disegnato una collezione esclusiva per il marchio francese Diptyque

Dedicata agli alberi, l’edizione limitata natalizia di diptyque è un trittico di candele legato ai ricordi e alla tradizione: evoca l’abete da addobbare, l’odore di fresco e pulito delle foreste, le pigne, la resina. E non è un caso che la decorazione dei packaging di Forêts Imaginaires sia stato affidata a un artista francese, Julien Colombier, che nel suo studio parigino crea paesaggi naturali poetici.
La collaborazione con il marchio francese è nata un po’ per caso, dopo un incontro nell’atelier dell’artista, e con un’idea ben precisa

Voler trasportare le persone in un’immaginaria foresta attraverso sensazioni e odori che tutti conosciamo come quello della resina, dei legni, il profumo stesso dell’abete o il rumore degli aghi di pino sotto le scarpe

racconta Colombier.

Profondamente amante della natura, l’artista parigino s’ispira molto anche all’Art Déco, con linee geometriche e sinuose perché

Mi piace l’idea di di creare un linguaggio evocativo fortemente legato ai sogni e alla sensualità, comprensibile a tutti.

Il classico bicchiere di diptyque, solitamente trasparente, è stato quindi rielaborato con foglie, tronchi e riflessi di luce ognuno contenente una delle tre candele dai nomi molto evocativi e dal carattere ben preciso: per chi ama il tipico odore del Natale, quello del legno, del mandarino e della resina c’è Sapin nel bicchiere sui toni del verde e dell’oro, Liquidambar vira sul rosso e sui toni leggermente gourmand grazie alla cannella e allo zucchero grezzo, mentre per un’atmosfera più mistica e calda c’è la blu Oliban in cui l’incenso è unito a note più balsamiche.

Tutte e tre le candele mi piacciono: sono come una passeggiata olfattiva in una foresta

racconta l’artista che confessa di aver poi provato tutte le bougie della maison parigina ma ha una particolare predilezione “per lo zenzero, decisamente il mio profumo preferito”.