Dentro la rivoluzione di Philippe Starck e BWT al Gran Premio di Monza
Non serve un sorpasso per raccontare una rivoluzione. Al GP di Monza, il futuro della Formula 1 si misura in un sorso d’acqua: quello reso possibile da BWT nel nuovo spazio Alpine firmato da Philippe Starck. Un’ospitalità che non corre in pista, ma cambia il gioco dentro e fuori dai box
Il Gran Premio di Monza non ha bisogno di troppe presentazioni: il suono dei motori che ti vibra nello sterno, il blu (o il grigio) del cielo di fine estate, la folla che corre sotto il podio come in una marea. Da esattamente un anno, però, c’è un nuovo protagonista che non corre ma accoglie, non brucia benzina ma ridisegna l’idea stessa di ospitalità (e sostenibilità) in Formula 1: il motorhome del BWT Alpine F1 Team, firmato dal visionario designer Philippe Starck.
Lo abbiamo visto con i nostri occhi, ospiti del team Alpine e BWT: una struttura di tre piani che prende vita con la precisione di un pit stop in sole sette ore. Dopo un tour esclusivo del paddock e aver assaggiato l’acqua purissima dei sistemi BWT, abbiamo vissuto in prima persona l’atmosfera unica di questo temporary living. Non un edificio, non un semplice paddock, ma un’opera in cui l’eleganza di uno chalet alpino incontra la complessitàhigh-tech dell’ingegneria da corsa. Specchi e acciaio fuori, legno e pelle dentro. Con l’inconfondibile tocco di Starck, figura a dir poco iconica del design globale, designer capace di rivoluzionare lampade, spremiagrumi, mega yacht e ora anche il cuore nevralgico della vita in Formula 1.
Courtesy BWT Alpine F1 Team
“Alpine è haute couture delle corse”, ha raccontato il designer. “L’ispirazione nasce dallo spirito stesso di Alpine. Da quel tipico je-ne-sais-quoi francese. Il motorhome rappresenta questa eleganza. Non è un oggetto, né un’architettura: tutto ruota attorno alla velocità. La sua concezione e costruzione funzionano allo stesso modo di un pitstop; ognuno sa esattamente cosa deve fare e lo fa con estrema rapidità e precisione. Tutti gli elementi ne tengono conto. È incredibilmente complesso, high-tech e sfidante.” Una struttura pensata come un organismo vivo e audace. E che al tempo stesso incarna lo spirito di Alpine, rappresentando l’intelligenza, la leggerezza dell’ingegneria e creando un’atmosfera di calore ed eleganza più unici che rari in questo contesto.
Starck al design e BWT al cuore tecnologico della sostenibilità
Se Starck ha dato forma e visione, il cuore tecnologico di questa architettura mobile batte grazie a BWT (Best Water Technology), leader europeo nelle tecnologie per il trattamento dell’acqua e sponsor principale di Alpine. Perché dentro queste pareti che scintillano sotto il sole brianzolo, c’è qualcosa che racconta una rivoluzione silenziosa. Viaggiano infatti con la squadra, da un circuito all’altro d’Europa, non più tonnellate di casse d’acqua minerale, pallet e camion dedicati. A viaggiare sono i sistemi BWT. Filtri e tecnologie brevettate che prendono l’acqua disponibile localmente e la trasformano in acqua perfetta, mineralizzata con magnesio, zinco o silice. È l’acqua che bevi al bar del motorhome, quella che riempie i bicchieri dei piloti, quella servita agli ospiti. Sempre la stessa qualità, sempre a chilometro (e impatto) zero.
Courtesy BWT Alpine F1 Team
In una stagione di Formula 1, parliamo di decine di migliaia di bottiglie risparmiate. Di logistica tagliata, emissioni evitate, plastica che non verrà mai prodotta. È un gesto semplice, che nel contesto iper-spettacolare del Circus diventa quasi radicale. Perché la sostenibilità non è più un discorso astratto ma un bicchiere d’acqua che hai in mano mentre guardi i meccanici correre tra le gomme. BWT, con il suo claim “For You and Planet Blue”, lo racconta da anni: Change the world, sip by sip. Lo fa nelle cucine di casa, negli hotel di lusso, nei ristoranti in cima alle Dolomiti. Ora lo fa anche qui, nel cuore di uno degli sport più iconici e ad alto impatto del pianeta. Lì dove la sostenibilità sembrava impossibile, diventa reale.
Il pit-stop del futuro
Il nuovo motorhome Alpine non è solo un simbolo di crescita per il team e per i suoi investitori, né solo un capolavoro firmato da uno dei designer più visionari al mondo. È un manifesto di come la velocità, la sostenibilità e la bellezza possano convivere con l’intelligenza di un gesto quotidiano. Di come la Formula 1, tra un sorpasso e l’altro, possa trasformarsi in laboratorio di futuro.
Courtesy BWT Alpine F1 Team
E allora, quando a Monza vedremo Pierre Gasly e Franco Colapinto sfrecciare alla Parabolica, ci sarà un dettaglio invisibile ma fondamentale che li accompagna: un bicchiere d’acqua che non ha viaggiatosu un camion, non ha generato plastica, ma è nato lì, dove serve. Puro, preciso, essenziale. Come un pit stop ben riuscito, questa volta però dedicato al pianeta.
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