Ai confini della realtà. Anish Kapoor in mostra a Firenze

Ai confini della realtà. Anish Kapoor in mostra a Firenze

di Digital Team

Il celebre scultore inglese Anish Kapoor presenta a Firenze un’antologica delle sue opere in cui irrealtà e inverosimile mettono in crisi la nostra abituale percezione delle cose. E in più un’installazione ad hoc per Palazzo Strozzi

Rieccolo in Italia, lui, Sir Anish Kapoor (1954), lo scultore britannico che con le sue opere mette in crisi visioni e certezze prospettiche, creando pozzi di pochi centimetri che sembrano invece voragini dritte al centro della terra (o nel Limbo, come dice lui), dipinte con Vantablack, un materiale di sua proprietà che assorbe il 99% della luce; o che, con le sue sculture d’acciaio specchiante stravolge i panorami delle città (la più recente è a New York, una specie di morbida bolla gigantesca, “schiacciata” dal peso di un grattacielo di Herzog & de Meuron, al 56 di Leonard Street). 


Svayambhu
2007
Wax and oil-based paint
Dimensioni variabili
foto Wilfried Petzi
©Anish Kapoor. All Rights Reserved SIAE, 2023

Con l’Italia l’artista di origine indiana ha un rapporto speciale, come testimonia il fatto che quale sede per la sua fondazione ha scelto lo storico Palazzo Manfrin di Venezia – città che peraltro, l’anno scorso ha ospitato, durante la Biennale, nelle sale delle Gallerie dell’Accademia una sua esposizione gigantesca e di enorme successo. E, ricordando ancora prima la visitatissima installazione che fece alla Fabbrica del Vapore a Milano – una discesa nel buio assoluto veramente emozionante – non è difficile prevedere che tale successo si ripeterà ora a Firenze, a Palazzo Strozzi, con la nuova mostra Anish Kapoor. Untrue Unreal, che apre il 7 ottobre (fino al 4/2/24). 


Descent into Limbo, 1992, cemento, stucco e pigmento
600 x 600 x 600 cm
foto Filipe Braga
©Anish Kapoor. All Rights Reserved SIAE, 2023

Format che vince non si cambia e quindi anche Kapoor, come i suoi illustri e quotatissimi predecessori (Tomás Saraceno, Olafur Eliasson, Jeff Koons, Marina Abramović…) presenterà accanto a un’antologia di opere storiche e recenti, pure una nuova produzione specificatamente ideata in dialogo con l’architettura del cortile rinascimentale di Palazzo Strozzi. Perché quel titolo? Perché il dato fondante dell’arte di Anish Kapoor è il costante mescolamento dell’irreale (unreal) con l’inverosimile (untrue). Risultato: l’alterazione, se non la negazione, della realtà così come comunemente la percepiamo. Non c’è però alcuna volontà di suscitare inquietudine, piuttosto, insinuando nello spettatore il dubbio sulla oggettività della sua esperienza sensoriale, Kapoor lo invita a scoprire un’altra dimensione del mondo in cui i confini tra vero e falso si dissolvono: una possibile dimensione dell’impossibile.


Angel, 1990,
ardesia e pigmento,
dimensioni variabili,
foto George Rehsteiner
©Anish Kapoor. All Rights Reserved SIAE, 2023