

Bono, un talento senza fine
Esce un nuovo album degli U2, ma è solo uno dei tanti progetti dell’inesauribile cantante di Dublino
A 64 anni, Paul David Hewson, in arte Bono, non si ferma mai. La sua aura si autoalimenta continuamente, tra nuovi progetti musicali e letterari, performance dal vivo e, ormai anche di riflesso grazie al crescente successo dei figli Eve, Elijah e Jordan. Ogni sua apparizione o dichiarazione pubblica ha un qualche tipo di eco, che sia spontanea o preparata. È uno dei volti più rappresentativi, da un punto di vista artistico, della nostra epoca.
Del resto anche il suo primo nome d’arte, Bono Vox (poi diventato solo Bono), datogli quando era ancora un adolescente da un amico (Fionan Hanvey futuro membro dei Virgin Prunes) ispirato dall’insegna di un negozio di apparecchi acustici di Dublino, aveva già allora tutte le caratteristiche per essere facile da ricordare: breve, musicale, internazionale e con un significato nascosto, buona voce, di cui è una sorta di traduzione dal latino (seppur la versione corretta sarebbe Bona Vox). Un ragionamento, quello della predestinazione, corroborato dalla facilità con cui anche il suo stile di allora, un mix di elementi rock e dettagli sofisticati, giacche in pelle, jeans e occhiali da sole oversize e colorati, sia diventato riconoscibile da chiunque, anche da chi non è suo fan. Insomma, Bono è una delle icone dei nostri giorni.

Bono e il nuovo album degli U2: How To Re-Assemble An Atomic Bomb
Partiamo dalla musica. Terminata la lunga residenza a Las Vegas, una quarantina di concerti tra settembre 2023 e il marzo scorso, gli U2 hanno annunciato un nuovo album, rigorosamente solo in vinile. Esce questo mese ed ha una premessa molto particolare. È sia un tributo ai 20 anni di How To Dismantle An Atomic Bomb, uno dei dischi di maggiore successo del gruppo (nonché il più introspettivo per Bono che all’epoca delle registrazioni perse il padre), che un album a sé stante. Include ben 5 inediti registrati all’epoca, ma mai pubblicati. Il titolo è How To Re-Assemble An Atomic Bomb ed uscirà sia assieme al vecchio disco rimasterizzato (il 22 novembre) che da solo (la settimana dopo) anticipato in queste settimane dai singoli Country Mile and Picture of You (X+W).
Tra le varie attività fatte per lanciare il progetto, ce n’è anche una molto commerciale: il lancio sul mercato dei vecchi iPod Apple, ma brandizzati con i colori della band: struttura nera e rotellina rossa. Per pubblicizzarne l’uscita la band ha anche realizzato un nuovo videoclip di Vertigo in cui si vedono persone stilizzate ballare con le cuffie di 20 anni (quelle con i fili) e l’iPod in mano.

Bono e la letteratura: Surrender: 40 Songs, One Story
Quaranta capitoli, ognuno ispirato a una canzone degli U2 a sua volta punto di partenza per parlare di un capitolo della sua vita: quando nel 2022 Bono ha pubblicato Surrender: 40 Songs, One Story, in Italia pubblicato da Mondadori con il titolo Surrender: 40 canzoni, una storia, sicuramente poteva aspettarsi un discreto successo commerciale, ma difficilmente dei premi.
Ed invece a marzo 2024 ha conquistato l’Audie Award come miglior audiolibro dell’anno, il premio più prestigioso nel mondo degli audiolibri, da molti considerato alla pari degli Oscar del cinema. Ad aver contribuito alla vittoria c’è stata senza dubbio la scelta di Bono di leggerlo in prima persona nonché l’inclusione di brani musicali riarrangiati e intermezzi audio unici. Non poteva che essere altrimenti. Il libro è stato uno dei progetti più personali di Bono. In un’intervista ha dichiarato che scriverlo è stata l’occasione per scusarsi con il compianto padre: ““Non ho mai avuto l’occasione di scusarmi per essere stato uno s****zo, finché non se n’è andato.”.
Sempre in chiave letteraria è da intendersi il corto cinematografico sulla favola “Pierino e il Lupo” uscita a fine 2023 sulla base delle illustrazioni che Bono e la sua famiglia avevano realizzato (facendone un libro) vent’anni prima per donarne i proventi all’Irish Hospice Foundation, un ente di beneficenza nazionale che sostiene chi affronta la morte, il lutto e la morte imminente. Il cartone è un progetto a cui Bono tiene molto, tanto da essere il cantante della canzone di chiusura.

Bono papà: la prima figlia, Jordan
Bono e la moglie Alison Stewart hanno due figlie Jordan (nata nel 1989, il 10 maggio, stesso giorno del papà) ed Eve (1991) e due figli Elijah (1999) e John Abraham (2001). Sono molto uniti. Anni fa Bono rivelò a Oprah Winfrey che, a prescindere dai tour o altri impegni, non stava mai lontano più di tre settimane. Quell’attenzione e cura per la prole enunciata a parole sembra trovare riscontro nell’attuale successo dei primi tre, tutti ormai con una carriera avviata e apparentemente solida.
I primi tre hanno già una carriera avviata e internazionale. Jordan è la fondatrice e CEO di Speakable, una piattaforma nata per rendere l’impegno civico più immediato. Il prodotto principale al suo interno è l’Action Button, un pulsante integrato in siti di notizie creato per dare agli utenti la possibilità di prendere parte a cause sociali donando o firmando petizioni. Per questa sua iniziativa è stata anni fa inclusa nella lista Forbes 30 Under 30 per gli imprenditori sociali europei.

Eve Hewson: sta nascendo una stella a Hollywood
Eve è forse quella più conosciuta dal grande pubblico. Attrice, è nel cast di due serie tv del momento come The Perfect Couple (con Nicole Kidman) e Bad Sisters (di cui sta girando la seconda stagione) nonché è annunciata come parte del cast del prossimo film di Steven Spielberg (al momento in pre-produzione). Ha più volte raccontato di come il Bono avesse paura delle delusioni che avrebbe potuto incontrare ad Hollywood e che solo davanti al successo ha cambiato idea sulla sua scelta di stare davanti alla cinepresa. “Avevo un po’ di ansia da papà” ha confessato Bono. Ora, a detta della figlia: “Non smette di dare consigli su come gestire il successo”.

Sulle orme del papà: Elijah Hewson e gli Inhaler
Elijah è invece il frontman della band rock Inhaler con già due album all’attivo entrambi capaci di raggiungere le vette delle classifiche sia irlandesi che britanniche. Anche in questo caso Bono non era inizialmente convinto. Preferiva, e con lui la moglie Alison, che il figlio seguisse un percorso universitario, anche solo per non doversi confrontare con l’ombra paterna. Solo dopo aver assistito a un’esibizione della band si è convinto a sostenere il suo percorso artistico. Sarebbe stato difficile immaginare un esito diverso.
Quando si parla di Bono, o meglio, della famiglia Hewson, è difficile che non si parli di passioni capaci di scalare, o spesso smuovere direttamente, intere montagne.
