Gli scatti di Claudio Mainardi dedicati all’Avana esposti a Lignano Sabbiadoro

Il volto de L’Avana è in bianco e nero. Delicato, quasi fin troppo malinconico. Almeno, nella versione di Claudio Mainardi, fotografo veneziano e padovano di adozione, che nel 2002 avvia i lavori per questo progetto fotografico. Un viaggio lungo 11 anni, dove le tappe sono gli scatti fotografici e la strada è quella intima del rapporto tra il reportagista e i luoghi della città caraibica.

Anzi, più che i luoghi sono l’aria, il vento, le cose, e le persone: tutto ciò che riempie quei luoghi, riempie le fotografie di Mainardi. E prima delle fotografie, ci sono le sue emozioni. Il risultato di anni di lavoro è infatti un racconto discreto, composto de L’Avana e di tutte le sue contraddizioni. Tra bellezze assolute e decadenza, tra slogan scaduti e salotti vuoti, tra partite di pallone e baci appassionati, tra grovigli di cavi elettrici e amuleti, tra aglio fresco e sedie a dondolo.

Ora le sue foto (circa 150 scatti) sono esposte a Lignano Sabbiadoro (UD) per la mostra La Habana, la perla e l’ombra, fino al 30 giugno. (Lungomare Trieste Terrazza Mare)