Tutti pazzi per i grilz, i copri denti gioiello
(Photo by Daniele Venturelli/WireImage)

Tutti pazzi per i grilz, i copri denti gioiello

di Tiziana Molinu

Sono il chiodo fisso di alcune celebrità. Da dove arrivano questi copri denti dorati e/o ricoperti di diamanti? E soprattutto chi è stato il primo a indossarli come accessorio cool?

Nell’immaginario popolare grilz (il copri denti gioiello) = cultura hip hop. Senza dubbio in passato è stato così, ma adesso non più un accessorio che delinea unicamente l’appartenenza ad uno specifico stile, è un accessorio e basta. E le celebrità ne vanno pazze: da Lebron James a Maluma, fino a Pharrell Williams, Justin Bieber, A$AP Rocky, J Balvin, Rihanna, Beyoncé, Rosalia e via dicendo. Pare che Kanye West abbia addirittura speso 850mila dollari per il suo apparecchio in titanio.

Inutile dire che il legame con la cultura rap e quelle affini è ancora molto forte. Ma la storia dietro questi ornamenti dentali è molto più interessante di ciò che si possa pensare; ha radici nell’antica cultura etrusca (proprio in Italia) ed è arrivata fino a New York per definire un’intera subcultura prima di diventare main stream (almeno per il Jetset internazionale). Perché siamo onesti, è ancora raro a vederli per strada ai denti di noi comuni mortali.

I grilz nella cultura popolare moderna

grilz, i copri denti gioiello
(Photo by Rich Storry/Getty Images)

Negli anni ’80, i grillz entrarono a far parte della cultura rap e hip hop. Li indossavano rapper “OG” come Slick Rick, Big Daddy Kane e Cool G Rap. E per la maggior parte, erano creati da un solo uomo: il gioielliere Eddie Plein, inventore del grillz come lo conosciamo oggi. Possiamo dare a lui il merito della loro diffusione negli Stati Uniti come accessorio puramente ornamentale. L’idea gli venne in mente quando si ruppe un dente in Suriname (uno piccolo Paese del Sud America) e gli fu offera una copertura dorata, come si usava fare lì. In quel momento ebbe l’illuminazione. Tornò a New York, frequentò la scuola di odontoiatria e iniziò a offrire grillz da un banco dei pegni. E il successo non tardò ad arrivare.

A quanto pare, il primo personaggio noto a indossare le sue creazioni fu il rapper Just-Ice e, in breve tempo, altri artisti della scena rap newyorkese e della East Coast iniziarono a richiedere i loro gioielli dentali. E in breve tempo Plein aprì il suo negozio, la cui lista dei clienti continuava a crescere. In futuro avrebbe incluso anche nomi del calibro di Jay-Z, Nas e Flavor Flavì. Era una star del settore, era rispettatissimo. Tuttavia, man mano che la popolarità dei grilz dorati cresceva, cresceva anche una feroce concorrenza. Plein veniva copiato da tutti ma si rifiutava di abbassare i prezzi per adeguarsi al mercato. Così nel 1989 chiuse il suo negozio Eddie’s Famous Gold Teeth.

grilz, i copri denti gioiello
(Photo by Kevin Mazur/Getty Images for The Recording Academy)

In ogni caso, tutte le icone hip hop di cui abbiamo memoria, da Tupac a The Notorious Big, fino a Drake o a Travis Scott oggi, hanno incorporato il grizl all’interno del proprio stile personale. Questa tendenza, perché si parla di un trend vero e proprio, neanche a dirlo, ha ampiamente superato l’Oceano, attraendo come una calamita qualsiasi esponente della scena rap internazionale. Anche in Italia, ovvio. I nostri principali artisti di questo genere musicale (Guè, Marracash, Sfera Ebbasta, ecc.) li indossano quotidianamente come parte integrante del loro look.

Ma cosa è cambiato negli anni? La costante è rimasta l’indiscutibile e a quanto pare indistrttibile legame con la musica; sono i cantanti e musicisti a usare i grilz per la maggiore, anche oggi. Ma così come il trend ha superato l’Oceano, ha anche superato le barriere di genere musicale, venendo progressivamente incorporato dal mondo pop. Inizialmente come elemento di trasgressione, e poi come una vera e propria consuetudine. Come un accessorio di moda. Dei cambiamenti ci sono stati anche sul fronte estetico. Oggi questi apparecchi dentali non si limitano più a un dente o a una copertura dorata. La varietà è molto più ampia e include diamanti, pietre preziose di tutti i tipi e design sempre più particolari e inediti. E nonostante siano pezzi di nicchia, a nostro avviso in futuro saranno molto popolari anche tra le “persone” normali. Un po’ come è successo con i piercing.

La storia passata dei grilz

grilz, i copri denti gioiello
(Photo by Edward Berthelot/Getty Images)

Anche se adornare la bocca con metalli o pietre preziose può sembrare innovativo, la realtà dei fatti ci dice che ha origini più lontane di quanto pensassimo. La presenza di ornamenti dentali è documentata in diversi luoghi del pianeta e in tempi remoti. È noto che le civiltà del sud-est asiatico li utilizzavano 4mila anni fa, grazie ai resti rinvenuti nelle Filippine. Pezzi simili sono stati documentati nella civiltà etrusca in Italia, e anche nella cultura Maya. Già nel XX secolo l’uso di una dentiera d’oro era sinonimo, prima, di un benestare economico, e poi, di un’ostentazione un po’ oscena che indicava attività al di fuori della legalità. Erano indossati, ad esempio, dai boss mafiosi e gangster. Insomma, non ci siamo inventati niente.

Insieme a un simbolo di status e opulenza, c’è forse uno spirito ribelle nella storia del grillz. Proprio come l’Impero Romano e i conquistatori spagnoli disprezzavano gli accessori dentali che trovavano sui popoli conquistati, considerandoli forse incivili o ritualistici, molti nella cultura moderna reputavano inizialmente i grillz strani e persino di cattivo gusto. Eppure, coloro che hanno una passione per la cultura ne hanno riconosciuto la bellezza e li hanno portati a essere quello che sono oggi. Ovvero un gioiello fashion riconosciuto.