Dove viaggiare nel 2026: 10 mete bellissime
Destinazioni meno note e battute o luoghi in cui la natura troneggia. Dalla Dominica incontaminata al Giappone più spirituale, dalle distese rosse australiane alla Route 66 di mitologia on the road
Lontani dal caos e invasi dalla bellezza, esplorando rotte meno note o luoghi in cui è davvero arricchente andare alla scoperta di storie, culture e meraviglie della natura. National Geographic ha stilato una lunga lista dei posti migliori al mondo in cui viaggiare nel 2026. Noi ne scegliamo 10. Quale bussola migliore per farci guidare verso destinazioni mozzafiato?

A Khiva in Uzbekistan sulla via della Seta
Khiva è una delle città più affascinanti dell’Uzbekistan. Vero e proprio museo a cielo aperto nel deserto del Kyzylkum, ha nell’Ichan-Kala il suo cuore, la parte circondata da imponenti mura di argilla e sfumature di ocra Patrimonio Unesco.
Sulla via della Seta, con atmosfere da Mille e una notte, dal 2026 diventa più facile viaggiare verso Khiva. Entreranno infatti in servizio treni ad alta velocità che ridurranno di quasi la metà i tempi di percorrenza dalla capitale uzbeka Tashkent.

A Vancouver nel Canada dei Mondiali
Una metropoli incastonata tra spiagge e baie bagnate dall’Oceano Pacifico e le cime boscose delle Montagne Costiere. Vancouver, nella provincia canadese della Columbia Britannica, ha un forte lato selvaggio, circondata com’è da foreste, flutti oceanici e parchi costieri. Tra la fauna marina nel porto è anche possibile avvistare orche e megattere.
Il motivo in più per visitarla nel 2026? Ospiterà sette partite dei Mondiali di calcio tra giugno e luglio.

La mitica Route 66 in Oklahoma
Tulsa, seconda città dell’Oklahoma, si autodefinisce capitale della Route 66 perché diede i natali a Cyrus Avery, il visionario commissario alle autostrade che ideò il leggendario percorso on the road. Dalle stazioni di servizio d’antan fino ai diner iconici e a paesaggi mozzafiato a perdita d’occhio, la Route 66 è un’epopea d’asfalto che l’11 novembre 2026 festeggia 100 anni. L’occasione per mettersi in macchina.
In più, negli ultimi quattro anni il Dipartimento dei Trasporti dell’Oklahoma ha investito molto nel suo tratto di competenza, di oltre 600 km, riaccendendo insegne al neon e riqualificando le attrazioni stradali.ù

La costa turca del Mar Nero
Tra gli imponenti Monti del Ponto e il Mar Nero, la regione costiera della Turchia è incredibilmente verde, tra spiagge incorniciate da fitte foreste e pendii ripidi. Ancora poco conosciuta, è un’alternativa meno battuta alle coste dell’Egeo e del Mediterraneo. Con onde consistenti per gli amanti del surf.
Tra i tanti scorci ricchi di fascino, c’è il monastero di Sumela, costruito su un dirupo a strapiombo sulla valle a 1200 metri di altezza.

Su al nord: Oulu, Finlandia
In Finlandia, appena sotto il Circolo Polare Artico, ecco Oulu, la terza città più settentrionale al mondo. Che è stata nominata Capitale europea della cultura 2026. L’occasione per viaggiare verso nord. In programma mostre, festival ed eventi vari, come il campionato mondiale di Air Guitar e l’Arctic Food Lab, che esplora le tradizioni culinarie crudiste della Terra dei mille laghi, con prelibatezze come salmone e renna. Con un po’ di fortuna d’inverno si può avvistare anche l’aurora boreale.
Il Museo d’arte di Oulu esporrà opere degli indigeni Sami.

Prefettura di Yamagata, il Giappone che non ti aspetti
Lontani dal Giappone più affollato e meta amata dai turisti di mezzo mondo. La prefettura di Yamagata, prevalentemente rurale e a nord di Tokyo, offre momenti di quiete commovente. Il Sol Levante, qui, è così spirituale, storico e immerso in una natura drammatica.
Tra le attrazioni da vedere: lo scenografico tempio millenario di Yamadera, che guarda la valle da una collina rocciosa, raggiungibile attraverso un sentiero di mille gradini.
Le Tre montagne di Dewa – che rappresentano passato, presente e futuro – sono un luogo sacro venerato da secoli dagli Yamabushi, i monaci asceti nipponici.

Nelle Hawaii, a sostegno di Maui
Spiagge, cascate, vulcani, foreste… Nel 2012 il Guardian incluse Maui nella lista dei cinque migliori posti al mondo in cui vivere. Ma nel 2023 gli incendi boschivi devastarono parte dell’isola, la seconda più grande delle Hawaii, distruggendo la città costiera di Lahaina e provocando un centinaio di vittime. Gli isolani da allora si son dati da fare per ricostruire.
Un viaggio a Maui, secondo il National Geographic, è un nobile «atto di kōkua , ovvero di sostegno». Ma anche un soggiorno di benessere. Con la rara opportunità di vedere l’isola in una modalità più tranquilla, approfittando anche dell’esperienza di alto livello di resort che hanno investito molto nell’agio degli ospiti.

L’Australia del Parco nazionale Uluru-Kata Tjuta
La grande novità che rende il Parco nazionale Uluru-Kata Tjuta, ancor di più, uno dei luoghi migliori in cui viaggiare nel 2026? Da aprile per la prima volta sarà possibile pernottare al suo interno. La Tasmanian Walking Company ha organizzato un’escursione a piedi di cinque giorni, sviluppata in stretta collaborazione con gli aborigeni Anangu. Si cammina dalle imponenti cupole rocciose rosse di Kata Tjuta fino all’ipnotico e meraviglioso Uluru, il più grande monolite di arenaria del mondo, per soggiornare quindi in lodge ecosostenibili. Nell’Australia dei sogni, con il raro privilegio di attraversare una terra che pochi hanno calpestato prima.

Messico e nuvole: Costa Chica di Oaxaca
Meno affollata di altre località marinare sabbiose e più popolari del Messico, la Costa Chica di Oaxaca ha un fascino particolare. Sull’Oceano Pacifico, offre baie spettacolari e interessanti ritrovi alternativi: Zipolite è una spiaggia nudista e un’oasi per la comunità queer, Mazunte è nota per la sua atmosfera hippie.
E inoltre, e soprattutto, il litorale di Oaxaca è la meta preferita dei surfisti. All’inizio del 2026 Puerto Escondido diventerà una delle 14 riserve mondiali per il surf, un’investitura assegnata dalla Save the Waves Coalition per promuovere la conservazione di spiagge storiche.

Dominica, dove la natura è incontaminata
Chiamata “l’isola della natura”, la più verde dei Caraibi, Dominica è uno spettacolo. Coperta per due terzi da lussureggianti foreste pluviali, è rimasta per lo più incontaminata. È un tripudio di alberi, monti, vulcani, cascate. Ospita anche il secondo lago di vapore – di acqua bollente! – più grande al mondo.
E la meraviglia marina non è da meno: circa 200 capodogli nuotano nelle sue acque. Tanto che lo stato caraibico ha deciso di istituire la prima riserva al mondo per capodogli, al largo della costa occidentale, dove le maestose creature marine siano al sicuro.