I 10 film migliori del 2024
Immagine de "Le déluge" (Bim Distribuzione)

I 10 film migliori del 2024

di Simona Santoni

Capolavori come il prezioso inno alla bellezza delle piccole cose “Perfect days” o come il sorprendente cartoon “Flow – Un mondo da salvare”, senza dialoghi e presenza umana. Oppure film già destinati diventare cult come “The Substance”. Ecco l’eredità migliore dell’anno che sta per finire

Film che restano dentro per sempre o perni indiscutibili dell’anno che sta per chiudersi. Ecco i 10 film migliori del 2024, tra quelli usciti nell’anno in Italia.

Ci sono capolavori come il prezioso Perfect days o il sorprendente cartoon quasi mistico Flow – Un mondo da salvare. Ma anche piccole grandi perle inattese come Le déluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta e titoli imperfetti ma destinati a diventare a loro modo cult come The Substance.

Perfect days di Wim Wenders

Wenders raramente sbaglia. E anche ora che il regista tedesco se n’è andato in Giappone a trovare ispirazione, fa grandi cose. Inno alla bellezza delle piccole cose, Perfect days oltre a essere uno dei film migliori del 2024, è stato capace di brillare anche negli incassi, pure in Italia, terra non sempre sensibile al cinema d’autore.

Capolavoro che avrebbe meritato più riscontro dai grandi premi cinematografici, al Festival di Cannes è valso il Premio per la migliore interpretazione maschile a Kōji Yakusho, che interpreta un giapponese di mezza età che, nella Tokyo contemporanea, vive un’esistenza semplice ma felice. Ogni mattina cura i suoi germogli, poi va al lavoro mettendo nel mangianastri le sue canzoni preferite, pulisce i bagni pubblici con devozione, in pausa pranzo su una panchina del parco osserva le foglie sugli alberi con curiosità… È felice, nella semplicità quasi commovente dei suoi riti quotidiani.

La zona d’interesse di Jonathan Glazer

Inquietante e meraviglioso, La zona d’interesse striscia dentro conturbante con le sue immagini di orrorifica quiete. Due Oscar vinti, come miglior film internazionale e per il sonoro.
Glazer, britannico già autore di Birth – Io sono Sean e Under the skin, sa bene come disturbare sommessamente con una glacialità serena che sconquassa.

Adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo del 2014 di Martin Amis, il film racconta il bucolico idillio di una felice famigliola, nella sua magnifica villetta con giardino e piscinetta: è la famiglia di Rudolf Höß (interpretato da Christian Friedel), comandante del campo di concentramento di Auschwitz. La sua residenza? Accanto a quella prigionia di morte e annientamento. Memorabile l’interpretazione della tedesca Sandra Hüller, sempre più attrice di caratura internazionale.
Brilla crudamente come uno dei film migliori del 2024, ancora da brividi.

Flow – Un mondo da salvare di Gints Zilbalodis

Capolavoro d’animazione da vedere assolutamente per chi l’ha perso. Senza dubbio sul podio dei film migliori del 2024 c’è Flow – Un mondo da salvare, candidato ai Golden Globe come miglior film d’animazione. Protagonista? Un gatto nero.

Senza dialoghi e voci umane, in un’epoca e in luoghi che non sappiamo quali siano, un gatto nero affronta l’acqua che sale e tutto ricopre e divora. Colori magnifici, incontri emozionanti, messaggi ambientalisti e un sottile potere quasi metafisico.

Vermiglio di Maura Delpero

Sa appassionare il microcosmo di montagna, a cavallo della Seconda guerra mondiale, intagliato da Delpero, al secondo lungometraggio e subito incisiva: Leone d’argento – Gran premio della giuria all’ultima Mostra del cinema di Venezia per Vermiglio, la candidatura come alfiere tricolore agli Oscar 2025 e la nomination ai Golden Globe come miglior film in lingua straniera.

Affresco gentile e crudo di un’Italia che non c’è più, è un piccolo film d’autore che pulsa di cuore e verità. È la faccia migliore del nuovo cinema italiano. Senz’altro tra i film migliori del 2024

The Substance di Coralie Fargeat

Esagerato, esteta, pungente. The Substance è imperioso nella vorticosa caduta della protagonista, interpretata da una Demi Moore che dà tutta se stessa in nome di un body horror malvagiamente intelligente.

Temi dominanti: la paura di invecchiare e le pretese che ha il mondo contemporaneo sull’avvenenza femminile. Fulgente e ammaliante l’alter ego di Demi, Margaret Qualley, figlia d’arte sempre più attenta a scegliere film forti e sui generis.

Le déluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta di Gianluca Jodice

Le déluge è la bella sorpresa che non ti aspetti. Un film che resta addosso e, con il suo incedere duro e regale, nel tempo risuona dentro più e più volte dopo la visione. Conquista irrimediabilmente.

L’elegante Mélanie Laurent è Maria Antonietta, sprezzante e sommessamente umana. Guillaume Canet, sotto strati di trucco che lo rendono irriconoscibile, è Luigi XVI, ex re di Francia, ingenuo e bonario.
Jodice, già autore de Il cattivo poeta, li inquadra da un punto di vista inedito: nei loro ultimi giorni nelle prigioni della Torre del Tempio. Amaro e inquietante il confronto con la meschinità della presunta vendetta.
Tra i produttori c’è Paolo Sorrentino. Non c’è invece il suo Parthenope tra i film migliori del 2024.

Wicked di Jon M. Chu

Gioiosamente Wicked. Anche se il film che racconta la storia mai raccontata delle streghe di Oz ha anche note indubbiamente aspre, è soprattutto la sua ironia giocosa a dominare, lasciando addosso un alone sorridente e colorato di allegria.

Campione d’incassi in patria, negli States, è l’adattamento musicale di Broadway con il maggiore incasso di tutti i tempi. Se Cynthia Erivo, pelle verde e poteri incontrollabili, è di carisma evidente nei panni di una giovane incompresa, è però Ariana Grande a conquistare. Il suo personaggio è così scioccamente e vanitosamente popolare e alla ricerca di popolarità. È di una comicità demenziale acuta e trascinante. Una lezione etica di base? Sì, quella c’è sempre.

Green Border di Agnieszka Holland

Premio speciale della giuria alla Mostra del cinema di Venezia 2023, dove avrebbe meritato anche di più, con coraggio, senza fronzoli e sentimentalismi, Green Border ci porta su un fronte di migrazione a noi meno noto, quello via terra, tra la Bielorussia e la Polonia, inquadrato sotto punti di vista diversi. Nelle insidiose foreste paludose che costituiscono il cosiddetto “confine verde”, i rifugiati si trovano intrappolati in una crisi geopolitica.

Ecco una famiglia di rifugiati siriani, una giovane guardia di frontiera, un gruppo di volontari che cerca di soccorrere i profughi a rischio di vita. Dalla regista polacca già autrice di Poeti dall’inferno uno spaccato di verità tremendo e avvincente.

Anora di Sean Baker

Un locale di lap dance, corpi femminili in vendita e, all’improvviso e insperatamente, ecco invece l’amore. Per Anora detta Ani (interpretata dalla brillante Mikey Madison) l’amore si presenta sotto forma del giovane e affascinante Ivan (Mark Eydelshteyn), un principe azzurro dall’accento russo, danaroso figlio di un oligarca.

Dopo performance esclusive in villa e un entusiasmo innamorato accecante, quando entrano in azione gli scagnozzi dei genitori ricconi russi, tutt’altro che felici della relazione, la trama sembra volgere al dramma… E invece quanto si ride! Film americano indie, Palma d’oro al Festival di Cannes, è perfetto per chi cerca un po’ di spensieratezza pensata. Con un finale amaro e un grande vincitore: il tirapiedi interpretato da Jurij Borisov.

Tatami – Una donna in lotta per la libertà di Guy Nattiv e Zar Amir Ebrahimi

In un bianco e nero potente, una storia avvincente e tesa di sport e lotta per la libertà. Contro il regime iraniano.

Tatami fonde con abilità dramma sportivo e thriller politico, affidandosi alle interpretazioni vibranti di Arienne Mandi, americana di origini cilene e iraniane, e la stessa Zar Amir Ebrahimi, iraniana con cittadinanza francese, che è anche regista e attivista politica contro la dittatura nel suo Paese. La prima è la protagonista atleta di judo iraniana con il sogno di vincere la medaglia d’oro ai Campionati mondiali di judo. L’altra è la sua allenatrice. Quando una chiamata dall’alto chiede alle due di ritirarsi dalla competizione in corso, le loro reazioni sono ben diverse…