Jack Grealish, l’icona del calcio inglese

Jack Grealish, l’icona del calcio inglese

di Andrea D’Addio

Jack Grealish incarna l’eleganza sia dentro che fuori dal terreno di gioco

Lo stile di Jack Grealish è unico, sia in campo che fuori. Il fatto che sia uno dei testimonial Gucci lo dimostra. Nessun calciatore al mondo al momento rappresenta eleganza, e allo stesso tempo rilassatezza, come il trequartista ventinovenne del Manchester City. Se in partita non rendesse, i sempre esigenti tifosi di calcio lo prenderebbero sicuramente di mira come sempre capita quando ci sono grandi aspettative. E qui parliamo del giocatore inglese dal cartellino più caro di sempre, 117 milioni di euro .

Ed invece Grealish è anche sostanza, dribbling, assist e sacrifici in copertura, ed umiltà: nonostante fosse stato escluso a sorpreso dai convocati della nazionale per lo scorso Europeo in Germania, il suo tifo da casa, osservabile dai suoi social, è stato forte come quello dei suoi connazionali. Ora che a guidare l’Inghilterra è arrivato Tuchel, il suo nome è tornato prepotentemente tra quello delle formazioni ideali. 

Vedremo. Nel frattempo le sue gesta e i suoi look sono sempre più sinonimo di successo e riconoscibilità. Il suo taglio di capelli, il cosiddetto “curtain cut”, lungo nella parte superiore e sfumato ai lati, appare tra le foto di tanti parrucchieri in giro per il mondo. In campo il suo modo di giocare, pochi tocchi, scatti, visione di gioco, ben si sposa esteticamente con la decisione di usare parastinchi piccolissimi. Più che difendersi dall’avversario, vuole essergli più veloce. E normalmente gli riesce, anche se è uno dei calciatori della Premier League a subire più falli a ogni stagione. I calzettoni abbassati sono un altro elemento di distinzione, un richiamo al calcio degli anni ‘70 quando tutto era essenziale e anche il freddo ai polpacci non era vissuto come un fastidio. Jack Grealish l’unico a farlo, e così la sua scelta sembra anche quella di un ribelle, una qualità che sempre si sposa, nell’immaginario collettivo, a quello dei giocatori di fantasia. 

WOLVERHAMPTON, ENGLAND - OCTOBER 20: Jack Grealish of Manchester City during the Premier League match between Wolverhampton Wanderers FC and Manchester City FC at Molineux on October 20, 2024 in Wolverhampton, England. (Photo by Catherine Ivill - AMA/Getty Images)
Jack Grealish durante una partita contro il Wolverhampton Wanderers FC © Catherine Ivill – AMA/Getty Images

Calcio e moda come un altro celebre numero 7

È però fuori dal terreno di gioco che Jack Grealish può sbizzarrirsi. “Penso che la moda sia un modo di esprimersi. Mi piace vestirmi bene e sentirmi a mio agio con ciò che indosso” ha dichiarato in un’intervista. Il suo guardaroba spazia dalle giacche bomber alle tute firmate, sempre con un’attenzione particolare al dettaglio e alla qualità dei materiali. Orologi e scarpe da ginnastica, completano outfit capaci di coniugare eleganza, modernità ed originalità, senza però mai apparire eccessivi.

Sono probabilmente queste le ragioni per cui Gucci dal 2022 ne ha fatto uno dei suoi brand ambassador. La collaborazione ricorda quella di David Beckham con Armani. Forse non è un caso se entrambi con la nazionale inglese abbiano indossato spesso la maglia numero 7. Non è tutto: a marzo 2023 Grealish ha firmato un altro contratto importante, quello con la Puma. Questa volta si parla solo di abbigliamento sportivo, anche se, grazie al suo stile, anche le campagne che lo ritraggono con delle tute emanano stile.

Jack Grealish in completo Gucci durante una serata a Ibiza © Photo by MEGA/GC Images
Jack Grealish in completo Gucci durante una serata a Ibiza © Photo by MEGA/GC Images

Jack Grealish è inglese, ma non da sempre

Per quanto Jack Grealish ormai sia considerato una delle stelle del calcio inglese, a lungo il suo talento, se parliamo di nazionali, è stato dedicato all’Irlanda. I nonni materni sono infatti della contea di Dublino, e nonostante lui sia nato e cresciuto a Birmingham e il papà sia inglese, fino ai 21 anni ha sempre preferito i “ragazzi in verde”. Il cambio è avvenuto per sua stessa ammissione per “competere a un livello più alto”. All’epoca giocava per l’Aston Villa, la squadra della sua città (e del suo bisnonno Billy Garraty, anche lui calciatore a inizio ‘900), e le cose non andavano benissimo.

Tra i tanti trofei ora in bacheca, Grealish infatti vanta anche un pessimo record ottenuto tra dicembre 2015 e giugno 2016: scendere in campo solo in occasione di sconfitte della sua squadra, ben 16 volte consecutive. Nessuno aveva mai fatto peggio (o aveva avuto più sfortuna) nel calcio inglese. Il Villa, logicamente, retrocesse. Fu in seconda divisione che Grealish cominciò a costruire la sua stella, un processo culminato con il passaggio al Manchester City nel 2021.

HELSINKI, FINLAND - OCTOBER 13: Jack Grealish of England celebrates scoring his team's first goal during the UEFA Nations League 2024/25 League B Group B2 match between Finland and England at Helsinki Olympic Stadium on October 13, 2024 in Helsinki, Finland. (Photo by Justin Setterfield/Getty Images)
Jack Grealish il 13 ottobre durante Finlandia – Inghilterra © Getty Images

Successi, sconfitte e nuovi successi

Il debutto con la nazionale inglese era arrivato un anno prima, il 6 settembre 2020, subentrando dalla panchina durante un match di Nations League contro la Danimarca. Da allora tante presenze di alto profilo culminate nella semifinale degli Europei del 2021 contro la Germania, quando fornì l’assist per il gol decisivo di Harry Kane. Le sue prestazioni, non bastarono –  e da italiani diciamo per fortuna – per il vincere il trofeo. “Guardando indietro, è stato uno dei momenti migliori della mia vita, anche se perdere in finale è stato devastante. È stato un periodo che ha unito tutto il Paese”.

La delusione del momento è stata poi mitigata dalla successiva conquista del campionato inglese (da allora sempre vinto) e dalla Champions League 2022 festeggiata, come comprano foto di lui in giro per strada, almeno fino alle 6 del mattino successivo. “Questi sono i momenti per cui vivi, quando sai di aver lavorato duramente e puoi finalmente goderti la vittoria”.

Capacità di saper vivere il momento senza mai perdersi dietro a polemiche, stile ribelle, ma senza esagerare: per tutto questo, e non solo, Grealish si può considerare una delle icone odierne dello sport, e forse non solo di quello.