In mostra 58 scatti raccontano il grande fotografo

Si chiama Gian Paolo Barbieri, ma si legge moda. Perché il suo sguardo ha dettato il gusto e lo stile della società, dagli anni Sessanti in poi. Le sue copertine su Vogue e lgli scatti per le campagne pubblicitarie di molte maison hanno fatto il giro del mondo. E il suo punto di vista è diventato iconico. Al punto che le sue foto sono esposte nei più grandi musei, dal Victoria&Albert Museum di Londra al Kunstforum di Vienna.

Ed è proprio per questa ragione che Aosta gli dedica una grande retrospettiva, La seduzione della moda, con 58 fotografie di grande formato, che raccontano la storia della moda dagli anni Sessanta fino ai primi anni Duemila, incluse le campagne di Valentino, Armani, Ferré e Versace

Nel suo studio ha ritratto le icone della moda e dello spettacolo: dalla magnifica Audrey Hepburn del 1969, il cui pallore lunare contrasta con il nero di un seducente raso, fino a celebrità del cinema come Monica Bellucci, Angelica Huston e Jerry Hall. Nel 1965 ha inizio la sua collaborazione con “Vogue”, per cui realizza la copertina del primo numero di Vogue Italia. E poi per le edizioni francese, americana e tedesca della testata. Con una continuità garantita dalla ricerca espressiva che, accompagnata all’esplosiva curiosità,  ha fatto dei suoi scatti dei capolavori, vicini al cinema e ai grandi maestri del passato.

Nei suoi scatti si ritrova una rigorosa ricerca della perfezione formale e insieme il racconto e la narrazione di un mondo “altro”, quello della bellezza, del sogno. Abile maestro nell’uso delle luci e grande sperimentatore nel voler ambientare i suoi scatti in veri e propri set cinematografici, Barbieri è riuscito a «mettere il mondo in posa».

Gian Paolo Barbieri, La seduzione della moda

Aosta, Centro Saint-Bénin,  dal 6 giugno al 2 novembre