L’appuntamento con le esposizioni più interessanti del mese

Lo sbocciare della primavera porta con sé la voglia di viaggiare verso mete lontane. E sono proprio legate al tema del viaggio, in tutte le sue forme, le mostre scelte da Icon per il mese aprile. Viaggi fisici e metaforici attraverso epoche, ricordi, luoghi e culture. Che fanno volare la mente risvegliando quella sensazione di libertà che è propria del dolce vagare.

Parma. Patti Smith – Higher Learning. The NY Scene – arte, cultura e nuove avanguardie anni 70-80.
La città di Parma celebra la scena rock e culturale newyorkese con ben due mostre allestite a Palazzo del Governatore: Higher Learning, serie di 120 scatti realizzati da Patti Smith durante alcuni suoi viaggi e The NY Scene – arte, cultura e nuove avanguardie anni 70-80, racconto fotografico di quel fermento artistico e musicale che animò New York a partire dagli anni 60 fino agli anni 90. Oggetto delle immagini di Patti Smith, scattate con una macchina fotografica vintage Land 250 Polaroid, sono alcuni frammenti delle esperienze vissute in giro per il mondo negli ultimi anni, raccontate nel libro M Train (2015). Un diario visivo del mondo privato dell’artista, che riassume ispirazioni, storie ed emozioni.

Parma, Palazzo del Governatore. Dal 8 aprile al 16 luglio.

Mantova. 无界 – UNBOUNDED.
Il luogo simbolo della tradizione pittorica mantovana, la Casa del Mantegna, ospita una mostra altrettanto legata alle radici culturali e identitarie della pittura, non italiana ma bensì cinese: 无界 – UNBOUNDED. Attraverso le opere di nove artisti, suddivisi per decadi di nascita – gli anni cinquanta e sessanta, gli anni settanta e i nati negli anni 80, depositari del futuro dell’arte cinese – vengono ripercorse le tappe fondamentali dell’arte contemporanea cinese. Curata da Zhu Tong ed Eleonora Battiston, la mostra presenta le opere di alcuni degli artisti cinesi più celebri al mondo, da Zhou Chunya, conosciuto per i suoi cani verdi, agli autoritratti pop di Fang Lijun, fino alle opere di Tan Ping, Luo Quanmu, Ma Ke, Chenk Ke e Li Changlong, Cai Lei e Man Ling.

Mantova, Casa del Mantegna. Dal 29 marzo al 1° maggio.

Modena. 10 years Old.
La Fondazione Fotografia Modena compie 10 anni. E per festeggiare presenta un percorso a immagini che attraversa epoche, stati e culture. 250 fotografie e video, realizzati da 95 artisti contemporanei provenienti da tutto il mondo, raccontano storie di vita urbana, proteste, guerra e natura. A fare da fil rouge attraverso le immagini, tratte dalla collezione Fondazione Cassa di risparmio di Modena, sono alcuni temi ricorrenti: l’irrompere delle questioni politiche nella quotidianità, la contrapposizione tra lo sviluppo urbano e l’ambiente incontaminato, l’intersezione tra la tradizione e la modernità. Accompagna la mostra il progetto Essere Politico, con cui la Fondazione ha chiesto ad alcuni artisti under 40 di rispondere all’opera ‘How do you want to be governed?’ dell’artista bosniaca Maja Bajević esprimendo la propria visione del rapporto tra giovani e potere.

Modena, Foro Boario, fino al 30 aprile.

Venezia. Damien Hirst. Treasures from the wreck of the unbelievable.
A Palazzo Grassi e Punta della Dogana, la prima, attesissima retrospettiva italiana dedicata a Damien Hirst. Curata da Elena Geuna, la mostra presenta l’opera Treasures from the wreck of the unbelievable, a cui l’artista ha lavorato per 10 anni. Celebre per la sua arte provocatoria e dissacrante, con cui ad esempio ‘inscatolava’ corpi di animali immergendoli nella formaldeide, l’artista britannico torna ora con un progetto legato alla profondità del mare, mai esposto prima d’ora e di cui si sa ancora poco o nulla. Da non perdere.

Venezia, Palazzo Grassi e Punta della Dogana, dal 9 aprile fino al 3 dicembr.

Roma. Nature Forever – Piero Gilardi
Già negli anni 60, denunciava il consumismo e lo sviluppo di una vita sempre più ‘di plastica’ con opere che ricreavano frammenti di natura selvaggia in poliuretano. Piero Gilardi inscenava il rapporto moderno tra uomo e natura realizzando tappeti fatti di piante, foglie e fiori. Il suo interesse per le questioni politiche ed ecologiche lo orientarono negli anni 70 verso l’Arte Povera e la Land Art: credeva fermamente nell’arte come mezzo di trasformazione politica e oggi più che mai le sue opere sono attualissime. A celebrare la sua visione dell’arte è il MAXXI, che con una mostra monografica ne ripercorre le tappe più importanti. Un viaggio immersivo nel suo lavoro e nel suo pensiero, per riflettere sul potere sociale dell’arte.

Roma, MAXXI, dal 13 aprile al 15 ottobre.