Torino diventa un palcoscenico per l’arte contemporanea

Torino diventa un palcoscenico per l’arte contemporanea

di Elena Bordignon

La città piemontese diventa un vero e proprio laboratorio ricco di proposte fieristiche, mostre in musei, fondazioni e gallerie

Il mese di novembre, a Torino, si apre all’insegna dell’arte contemporanea. Per pochi giorni la città piemontese diventa un palcoscenico dove si danno appuntamento i tanti appassionati d’arte: fiere, musei, fondazioni, gallerie e progetti artistici arricchiscono il programma culturale della città.
Le kermesse più attese sono senza dubbio le fiere: in città se ne contano ben quattro Artissima, The Others, Flashback e Paratissima. Tutti contraddistinte da un taglio sperimentale, offrono un’ampia scelta di proposte sia nazionale che internazionale: The Other, alla sua decima edizione, dedica molti progetti all’identità femminile, mentre Flashback ha scelto come tema “la zona franca”: quella zona marginale ma libera da pregiudizi dove l’arte si dispiega in tutta la propria forza.
Da sempre, a richiamare il più vasto pubblico si impone Artissima, diretta per il quinto anno da Ilaria Bonacossa: “La cognizione del tempo è cambiata. Viviamo da quasi due anni alternando ritardi ad accelerazioni, aperture a restrizioni, aspettative a rielaborazioni. Il tempo della creazione e della fruizione dell’arte si sono inseguiti, a volte incontrati, trovando nuove dimensioni di condivisione.” Spiega la direttrice: “Artissima non si è mai fermata e ha continuato a sostenere le gallerie e gli artisti attraverso progetti sia fisici che digitali rinnovandosi costantemente in un mondo in cui tutti i paradigmi venivano ridefiniti.”
Adattandosi ai tempi, Artissima si articola in un’attenta combinazione tra fisico e digitale. Dal 5 al 7 novembre 2021 gli  spazi dell’Oval di Torino accolgono le quattro storiche sezioni della fiera: Main Section, New Entries, Dialogue/Monologue e Art Spaces & Editions.
Alle proposte fieristiche non mancano i tanti spunti delle mostre in città dove si possono ammirare le opere della prestigiosa Fondazione Maeght esposte alla Pinacoteca Agnelli o, per gli amanti della fotografia contemporanea, la mostra ‘Martin Parr. We Love Sports’, la grande mostra dell’autunno a CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia: il progetto ripercorre la carriera del grande autore inglese attraverso 150 immagini dedicate a numerosi eventi sportivi, con un focus tematico incentrato sugli scatti realizzati da Parr in occasione dei più importanti tornei di tennis degli ultimi anni.

La mostra in corso alla Fondazione Merz, dedicata ai maestri Marisa e Mario Merz, si arricchisce e presenta tre nuovi lavori degli artisti Richard Long, Giulio Paolini e Remo Salvadori. E ancora, Jack Pierson è il protagonista di un’ampia personale ospitata al MEF Museo Ettore Fico: in mostra la serie – definita Word Sculptures e iniziata nel 1991 – dove Pierson utilizza oggetti abbandonati e recuperati da vecchie insegne di cinema, di supermercati, di casinò e da insegne pubblicitarie di fabbriche dismesse.
Un altro grande evento imperdibile è il nuovo Hub India – Maximum Minimum, collegato ad Artissima e articolato su tre sedi: il MAO Museo d’Arte Orientale, Palazzo Madama e la Pinacoteca dell’Accademia Albertina di Torino. Con la presenza di oltre 65 artisti provenienti da dieci delle più importanti gallerie e musei dell’India, questo grande progetto si presenta come il più ricco e significativo dialogo che l’arte contemporanea indiana abbia intrattenuto con il mondo occidentale in tempi recenti.
Gli spazi della GAM di Torino omaggiano l’importante artista italino Luigi Ontani con la mostra Alam Jiwa & Vanitas. L’esposizione è presentata come un ambiente-mondo attraversato da un’unica ghirlanda allegorica di innumerevoli figure e significati, sacri e profani, della cultura d’Oriente e d’Occidente.
La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo apre la stagione con ben tre mostre: una dedicata all’artista Martine Syms, che presenta una nuova installazione, la collettiva “Safe House”, incentrata sulla segretezza e sull’invisibilità come forme di governo e (auto)organizzazione delle vite umane, e ‘Stretching the Body’ che riunisce un gruppo di artiste internazionali che riflettono sul genere del ritratto e sul tema della figura umana attraverso il medium della pittura.
Per le proposte offerte dalle gallerie private, vi invitiamo a visionare il programma di TAG, Torino Art gallery.