US Open 2024 di tennis: quando e dove vederlo, i favoriti, i tormenti di Sinner
Ultimo torneo del Grande Slam, ritrova i più grandi del circuito. Con Jannik, più di ogni altra volta, a combattere contro le aspettative. Alcaraz invece punta al terzetto Parigi, Londra e New York
Jannik Sinner deve cancellare ombre e fantasmi lasciati dalla sconfitta di Wimbledon, dal forfait alle Olimpiadi e dalla positività (innocua) al doping. Carlos Alcaraz punta al terzo Slam dell’anno. E a dimostrare che è lui il vero numero uno. E poi l’infinito Novak Djokovic, per scolpire ancor di più la storia. Gli US Open 2024 incalzano. Ci saranno ancora emozioni esaltanti e delusioni scottati a fil di rete. Grandi notti di tennis.
Ecco tutto quello che c’è da sapere sugli US Open, edizione numero 144: quando si gioca, dove vederlo, i favoriti, gli italiani al via.
Quando si giocano gli US Open 2024
Dal 26 agosto all’8 settembre sui campi in cemento di Flushing Meadows, a New York, si giocano gli Us Open 2024 (qualificazioni in campo dal 19 di agosto). Tra i più antichi tornei di tennis, è l’unico Slam che non è stato cancellato durante la prima e la seconda guerra mondiale, né è stato interrotto o rinviato causa pandemia di Covid.
È il quarto e ultimo torneo del Grande Slam dell’anno, dopo gli Australian Open, che a gennaio incoronarono Sinner, e il Roland Garros, a giugno, e Wimbledon, a luglio, vinti da uno schiacciante Carlos Alcaraz.
La finalissima del singolare maschile è in programma per domenica 8 settembre all’Arthur Ashe Stadium, il campo principale dedicato al primo afroamericano che vinse il torneo.

Dove vedere le partite degli US Open 2024
Le partite degli US Open 2024 possono essere viste in diretta e in chiaro, gratuitamente, su SuperTennis che ne ha acquisito i diritti tv, come già accaduto lo scorso anno. Vivaddio!
La diretta streaming è visibile su SuperTenniX e SuperTennis Plus.
In seguito alla partnership conclusa tra SuperTennis e Sky, gli US Open 2024 saranno trasmessi in simulcast anche su Sky e in streaming su Now.
Jannik Sinner, i tormenti del numero 1
Essere o non essere il numero 1? Jannik Sinner è chiamato a guardarsi allo specchio e a spazzare via i borbottii dopo la rinuncia alle Olimpiadi di Parigi, causa tonsillite. Bruciano ancora la finale persa contro Carlos Alcaraz, al Roland Garros, e il malore e la sconfitta a Wimbledon, ai quarti, ad opera di Daniil Medvedev. Le aspettative, più di sempre, si fanno sentire. Lui ha già ripreso confidenza con la vittoria: il 19 agosto ha conquistato l’Atp Masters di Cincinnati, quinto torneo vinto dell’anno.
Quasi contemporaneamente, però, si è scoperchiato un altro polverone: Sinner è risultato positivo al doping. I risultati di laboratorio si riferiscono agli Indian Wells vinti ad aprile: l’accusa è comunque subito caduta perché trattasi di «assunzione inconsapevole», per uno spray da banco utilizzato personalmente dal suo fisioterapista per trattare una piccola ferita ed entrata in circolo nel corpo dell’atleta in modo accidentale. Decurtati, però, montepremi e punti conquistati allora. Nonostante ciò, resta largamente numero 1.
«Sono stati mesi difficili, ma sapevo di essere pulito», ha detto Jannik, che nel frattempo ha licenziato il suo fisioterapista. Caso e polemica sono destinati a non finire qui.
Agli US Open il campione italiano è chiamato a far meglio dello scorso anno, quando perse agli ottavi in cinque set contro Alex Zverev. Secondo il sistema di conteggio punti per la classifica ATP, ha quindi solo 180 punti da difendere.
Il numero 2 al mondo, l’instancabile fuoriclasse serbo Djokovic, è invece il campione uscente. Nole ha vinto lo Slam americano ben quattro volte. A lui appartiene il record della finale più lunga: 4 ore e 54 minuti, nel 2012, contro il britannico Andy Murray che alla fine ebbe la meglio.
Il numero 3 Alcaraz, dal sorriso vincente, punta a diventare il primo tennista dopo Rafael Nadal, nel 2010, a vincere Parigi, Londra e New York nello stesso anno.
Attenzione anche a Medvedev: gli US Open sembrano essere il suo Slam preferito. È l’unico nel suo palmares finora, vinto nel 2021. E contro Djokovic, in finale, l’anno scorso, c’era lui.
Agli US Open ci saranno tutti i più forti: anche Zverev, Alex de Minaur che torna dopo l’infortunio, Hubert Hurkacz, Andrey Rublev, Casper Ruud…
E Rafael Nadal, nel suo romantico aggrapparsi al desiderio di tornare grande? Ha dato forfait. «Non credo che sarei in grado di dare il 100%», ha detto sui social. Anche lui, come Nole, a Flushing Meadows ha dominato quattro volte.

Gli azzurri nel tabellone principale
Sono 9 gli azzurri ammessi direttamente nei main draw. Oltre a Sinner c’è Lorenzo Musetti, che a Wimbledon ha fatto sognare, fermato in semifinale da Djokovic, e dalle Olimpiadi di Parigi ha portato in Italia una storica medaglia di bronzo.
E poi ci sono Luciano Darderi, Flavio Cobolli, Lorenzo Sonego, Matteo Berrettini, Fabio Fognini e Luca Nardi.
Dopo il successo a Gstaad, Berrettini è tornato nella top 50. E ha trionfato anche nell’Atp 250 a Kitzbuhel. Fuori invece al primo turno a Cincinnati. Il suo obiettivo? «Voglio essere tra i primi 30 a fine anno».
Le partite di Sinner e degli italiani agli US Open
Jannik Sinner debutterà contro lo statunitense Mackenzie McDonald nel primo turno del singolare maschile dell’US Open. Al secondo turno dovrebbe poi esserci un altro statunitense, Alex Michelsen, al terzo il cileno Nicolas Jarry, numero 26 del tabellone.
Agli ottavi possibile sfida contro lo statunitense Tommy Paul. Ai quarti dovrebbe trovare il temibile russo Daniil Medvedev, vincitore degli US Open 2021. Ipotetica semifinale tostissima: contro lo spagnolo Carlos Alcaraz, che trionfò all’US Open 2022.
Ecco il sorteggio degli altri italiani al primo turno: Sonego vs Paul; Cobolli vs Duckworth; Fognini vs Machac; Arnaldi vs Svajda; Berrettini vs Ramos-Vinolas; Musetti vs Opelka; Darderi vs Baez; Nardi vs Bautista Agut.