L’artista Beccy Ridsdel modella la materia e crea la sua ultima serie di opere in cui le apparenze ingannano

Beccy Ridsdel è una ceramista, la sua carriera inizia presso lo York College dove, nello spazio di una decade, ha imparato tutti segreti del mestiere. Il suo lavoro ha radici in quella che è la tradizione degli artigiani della porcellana cinese, a cavallo tra gusto classico e desiderio di creare qualcosa di personale che si discosti dai diktat del passato, senza però rinnegarlo; per Beccy la ceramica è come la tela bianca per un pittore, una superficie vergine dove creare, dando voce alla propria estetica, esplorando nuove tecniche e giocando con materiali diversi.

L’ultimo lavoro di Beccy Ridsdel, Under the Surface Dishes, è nato come un’installazione che gioca sulla differenza tra involucro e sostanza. L’artista ha sezionato piatti, tazze e suppellettili vari di ceramica monocromatica, e con questa operazione chirurgica ha voluto rivelare pattern e decorazioni floreali, occultati dall’anonimato dello strato neutro che li ricopre. 

Gli oggetti familiari e di uso comune interpretati dal lavoro dell’artista spiazzano, sorprendono e invitano a indagare: “Cosa si nasconde dietro l’apparenza?” Il bisturi di Beccy Ridsdel ce lo svela.