Dal Tourinot al Vernuj passando per il cremino al sale, cinque cioccolatini raccontano la storia della cioccolateria che compie mezzo secolo di storia

Avete presente Willy Wonka? A Torino, la fabbrica del cioccolato è in via Cagliari 15/b, lo storico headquarter di Gobino da quando dal 1964 Giuseppe Gobino, padre di Guido, entra in società in un’azienda di produzione di cioccolato che qui aveva sede. Nel 2014 la Maison Gobino compie cinquanta anni: e il marchio è fra quelli più amati dai chocolate addicted. “In questi anni – ci racconta Guido Gobino – abbiamo puntato su ricerca e qualità assoluta degli ingredienti, su nuove ricette e formati, pur rimanendo fedeli alla tradizione cioccolatiera torinese”.

Non è un caso se il restyling è iniziato proprio dal Giandujotto, il cioccolatino sabaudo per eccellenza nato nel 1865. Gobino lo ha ‘svecchiato’ riducendolo di dimensioni (solo 5 grammi) e chiamandolo con il nome di Tourinot: così la pralina è diventata la creazione simbolo del Maître chocolatier. L’avventura è poi proseguita con cialdine, ricoperti e ganaches dai sapori sorprendenti, frutto di selezioni di crus particolari di cacao trovati in giro per il mondo e combinati con spezie, aromi, liquori, che hanno ottenuto premi e riconoscimenti internazionali. E, poiché dal passato al futuro la passione per il cibo degli dei non tramonta mai, neanche nello spazio, nel 2013 il cioccolato Gobino è andato in orbita insieme a Luca Parmitano e al team degli astronauti per la missione Volare.

“Per il 2015, abbiamo appena concluso un accordo con Slow Food, in base al quale trasformeremo il cacao del Presidio messicano di Chontalpa in più prodotti che presenteremo al prossimo Salone del Gusto e poi all’Expo. Per noi questo progetto è un fiore all’occhiello perché ci consente di seguire e di aiutare piccole produzioni, offrendo ai clienti varietà e aromaticità nuove e poco conosciute’.

Ecco dunque 5 praline iconiche per celebrare il cinquantesimo compleanno del cioccolato Gobino:

1992 Amarissimo
Un must tra i fondenti Gobino, dedicato agli amanti dell’Extra Bitter. Preparato con le migliori qualità di cacao, la cialdina Amarissimo è decorata con polvere d’argento e arricchita con granella pura di Cacao Arriba per percepire l’aroma in purezza della fava di cacao.

1995 Tourinot
Ovvero il Giandujottino di soli 5 grammi, l’interpretazione di Guido Gobino della ricetta classica. Qui il cioccolato è caratterizzato dalla presenza del latte che lo rende dolce e avvolgente. Le note caramellate e tostate della Nocciola Piemonte IGP fanno il resto.

1999 Tourinot Maximo
Lo dice il nome stesso: Maximo, ovvero la versione dal gusto più intenso del Tourinot. Questo cioccolatino riprende la ricetta storica del Giandujotto, senza latte: così spiccano più forti l’aroma e il profumo del cacao e della Nocciola Piemonte, racchiusi in un peso massimo di 5 grammi.

2008 Cremino al sale
Premiata come Miglior Pralina del Mondo dalla London Academy of Chocolate. Un cioccolatino al Gianduja, arricchito con Sale Marino Integrale e Olio d’Oliva Extravergine Taggiasco. Stiloso ed elegante, con un twist e un bouquet di cru di cacao mixati alla perfezione. 

2012 Vernuj

Moderna reinterpretazione design del tipico cuneese al rhum, con meringa e Cioccolato Extra Bitter 75%. Al tempo stesso raffinato (perché più piccolo nelle dimensioni) e goloso, da provare anche per il rhum utilizzato, un portoricano molto aromatico, da degustazione.
In vendita in esclusiva nelle Botteghe di Torino, in Via Lagrange 1, e di Milano in Corso Giuseppe Garibaldi 39.