Selezionate per voi, l’alta cucina presentata da tre chef stellati

Come sostiene il New York Times “A Milano il futuro è già in mostra”. Il pensiero va all’Expo2015. E il riferimento è anche alla ristorazione con tre chef blasonati che osano e scommettono in nuove aperture di ristoranti che fin da subito promettono un’esperienza di alta cucina.

Andrea Berton: lo starchef friulano di 43 anni ha all’attivo due stelle Michelin, tre Forchette dal Gambero Rosso e tre Cappelli. Dopo aver conquistato con i suoi soci via Solferino, grazie a Pisacco e Dry Cocktails & Pizza, il 13 dicembre aprirà, all’interno del futuristico complesso di Porta Nuova, il suo Ristorante Berton. Del locale colpiscono l’atmosfera moderna, la cucina non più a vista (c’è un tavolo da dove spiarla, separato da un vetro satinato) e una piccola zona privè. Tutto il locale ospita al massimo 45 clienti. Per il menù il riserbo è completo anche se, visti gli ultimi mesi trascorsi a viaggiare, lo chef annuncia nei suoi piatti un tocco brasiliano di tapioca e manioca. La cantina conta 400 etichette per valorizzare anche il vino al calice.

Se ci spostiamo in zona Brera la porta a vetri di un palazzo Liberty reca la scritta Daniel, Cucina Italiana Contemporanea. È il regno del Daniel Canzian, il cuoco veneto (come ama definirsi lui) di 33 anni, che dopo sette ha lasciato l’incarico come Executive chef del gruppo Gualtiero Marchesi e la conduzione della cucina del Marchesino per dedicarsi al sogno della sua vita: viaggiare da solo per il mondo della ristorazione aprendo un ristorante tutto suo. Del Daniel cattura lo sguardo la grande cucina a vista, blu cromata, circondata dai tavoli dove a servire sono direttamente i cuochi. Contemporanei i suoi piatti: il risotto al profumo di crostacei, corallo e mandorle, l’anguilla con porri e susine, la sella di coniglio ripiena dei suoi fegatini. Al passo con i tempi la cantina con 150 etichette. Una novità apprezzata: chi vuole portarsi il vino da casa può presentarsi al Daniel con la propria bottiglia. Paga solo il diritto di tappo, 8 euro.

Elio Sironi dal suo ristorante Madai di Porto Cervo è tornato a Milano con il Ceresio 7 Pools & Restaurant dove dal rooftop del palazzo Dsquared2, ex sede Enel, guida da due mesi un team di 10 persone. Viaggiatore di lungo corso, dalla Germania agli Stati Uniti, passando per il Giappone, dopo aver approfondito le conoscenze gastronomiche estere ha riportato la sua esperienza in Italia proponendo piatti semplici e accostamenti insoliti. Le particolarità del locale? Più di una: la vista panoramica sui grattacieli di Milano, la terrazza e la piscina godibili dalla prossima primavera. All’interno, il forno a legna, voluto da Sironi per ricreare i profumi e i sapori di una volta. Fulcro di tutta la cucina, è indispensabile per la finitura dei piatti, per la cottura del pane, delle focacce e dei dolci, come il crème caramel, o per la griglia a carbone vegetale che riconduce a sapori decisi e antichi. A San Silvestro, non mancherà il cotechino vaniglia con le lenticchie. Per il dopocena, la Cigar room con selezione di distillati last drop e il DJ chiuderanno la serata.