Guide: Christie’s mette all’asta una collezione di Michelin Francia dal 1900 al 2016

L’ultima ad uscire è sempre lei, attesissima. La Rossa ha svelato le sue carte (stellate): anche per il 2017 ha confermato gli otto tristellati dello scorso anno, cioè il Ristorante Reale di Niko Romito, La Pergola di Heinz Beck, Piazza Duomo di Crippa, Le Calandre di Massimiliano Alajmo, Da Vittorio dei fratelli Cerea, Dal Pescatore della famiglia Santini, l’Enoteca Pinchiorri e, immancabile, l’Osteria Francescana di Modena di Massimo Bottura. È possibile adesso, dopo anche le uscite de Le Guide de L’Espresso, Gambero Rosso, Identità Golose, fare un punto sull’anno che verrà per la ristorazione italiana: dato per scontato che il nostro portabandiera nel mondo è Massimo Bottura, consacrato anche dal ranking mondiale del Worlds’s 50 Best, è chiaro che:

A – mai come adesso in Italia, sia che si parli di ristoranti, che di pizzerie, che di piccoli localini, la qualità è diffusa.

B – una generazione di venti/trentenni sta uscendo dal cono d’ombra affrancandosi dai grandi, soliti nomi.

C – stanno emergendo finalmente le donne in cucina – e questo accade contemporaneamente in tutto il mondo, per fortuna.

Ciò detto passiamo ora alla chicca per eno-gastro-appassionati (anche di storia del food): il prossimo cinque dicembre a Parigi Christie’s metterà all’asta un’intera collezione di Guide Michelin Francia, dal 1900 al 2016. In tutto una biblioteca di 108 volumi, inclusa una rarissima ristampa che venne fatta nel 1943 per l’esercito americano, sbarcato in Normandia. Scorrendo le pagine ingiallite delle varie annate, è anche possibile ricostruire la storia della pubblicazione che nei primi anni forniva solo indicazioni e notizie autostradali utili agli automobilisti (tipo l’ubicazione delle officine o dei punti del rifornimento carburante con tanto di cartine stradali allegate). La stella indicante le buone tavole gastronomiche comparve solo nel 1926, mentre il sistema di valutazione valido sugli standard mondiali di 1, 2, 3 stelle, comparve nel 1931. Il valore stimato del lotto è di circa 25 mila euro, ma il prezzo di aggiudicazione potrà essere molto più alto, vista la rarità e completezza della collezione che non comprende le guide dal 1915 al 1918, del 1921 e dal 1940 al 1944 perché non furono stampate dalla Michelin in quegli anni.