Presentato all’ultimo Salone del Gusto il libro-progetto per raccontare al mondo i maestri pizzaioli e le bollicine Franciacorta

Pizza e una flûte di bollicine Franciacorta, ma cos’hanno in comune? Entrambi sono il risultato di una ricetta universalmente nota. ma che assume caratteristiche precise e di eccellenza grazie a felici intuizioni di pochi maestri (che custodiscono gelosamente il loro segreto), comune è anche il lievito che trasforma gli elementi e dà loro corpo e consistenza. Fondamentali, nei due casi, le materie prime, che non possono prescindere dal territorio d’origine. Infine invitano alla condivisione. Le affinità hanno suggerito a Francesca Moretti (Ceo Contadi Castaldi e gruppo vino Terra Moretti) un progetto per divulgare l’essenza di due mestieri, il pizzaiolo e il vignaiolo, attraverso i ritratti di Oliviero Toscani e la partnership con l’Associazione Verace Pizza Napoletana. Ne è nato un libro-progetto dal titolo Tu vuò fa’ il Napoletano, ottanta scatti fotografici accanto ad altrettante interviste a virtuosi della specialità campana che tutto il mondo ci invidia.

«Con questo binomio», racconta Francesca Moretti, «abbiamo scoperto il modo più gioioso e autentico per raccontare un’Italia creativa che crede nel valore della qualità assoluta e dell’identità territoriale quale paradigma per un futuro migliore». E Oliviero Toscani aggiunge: «L’oggetto di design simbolo del Made in Italy? La pizza. Non solamente racchiude in sé la perfetta forma estetica e i colori della nostra Italia, ma ha il valore aggiunto del sapore incredibile. Una delle ragioni per essere fieri di essere italiani è perché l’abbiamo inventata: non c’è niente di più completo e perfetto».