Alessandro Dell’Acqua sceglie la Biblioteca nazionale per lanciare la prima collezione della linea menswear. Un guardaroba basico che, a sopresa, si lascia tentare da pizzo e cristalli

Un inizio che è anche un ritorno. È proprio a Firenze che Alessandro Dell’Acqua presentò la linea maschile del suo marchio nel lontano 1998. Oggi nella sala di lettura della Biblioteca nazionale vede la luce un nuovo esperimento, naturale evoluzione della linea al femminile. Il percorso che porta ai ventuno modelli di N°21 (una numerologia insistita dietro cui si cela la data di nascita del designer partenopeo) è segnato da teche luminose. Ognuna custodisce una parola-chiave che è anche indicazione di stile: keen, self confident, ironic (appassionato, fiducioso, ironico).

E l’ironia sembra essere l’ingrediente fondamentale di questo guardaroba, che riscrive tutti i fondamentali con gusto preppy e astuta sensibilità commerciale senza rinunciare a certi effetti inediti. Alle felpe con scritte maxi si abbinano pantaloni in pizzo e sulla lana dei calzettoni da trekking si ricamano cristalli. La maglieria (knitwear) si concede a sua volta virtuosismi materici come l’agugliatura, facendo sfumare la lana del maglione in un fondo di camicia check. Cappotto e parka impermeabile cedono più spesso al bomber, istoriato da minuscole paillettes. Una gamma di pezzi ben calibrati, da indossarsi con spirito pop.