Cinque anni di studi per la vettura di serie a zero emissioni
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Sognando carrozze elettriche – Detroit d’inizio 900 è la città in cui nasce (letteralmente) l’auto: grazie alla Edison Electric di Thomas Edison le carrozze diventano elettriche. Finché Henry Ford inventa l’automobile prodotta in serie.
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Il futuro appeso al filo – In Giappone Nissan sviluppa il primo furgone elettrico e in Europa ci si sposta in filobus: la separazione dal petrolio pare compiuta, ma le muscle e rocket cars americane rilanciano i motori benzina.
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Guerra, pace (e petrolio) – La crisi petrolifera del 1973 accende il dibattito: non tutti però reagiscono come Andy Warhol inforcando bici e pattini. Le cilindrate si riducono ma si prosegue con la trazione a scoppio.
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Tra fulmini e saette – Hollywood anticipa le tendenze dell’industria: si ritorna al futuro con la prima DeLorean alimentata dall’energia di fulmini e saette e persino con i bio-carburanti derivati dai rifiuti organici.
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Millennium flop – Tutti i costruttori generalisti hanno un progetto di auto eco-friendly: si esplorano le batterie a celle di combustibile (fuel-cell), l’idrogeno, elettrico puro e ibrido, e persino la prima biga; molti sono dei flop.
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Il motore del Duemila – Si costruiscono le prime smart city: città intelligenti a mobilità razionale e pulita; ci sono asfalti che ricaricano per induzione i veicoli elettrici e ovunque compaiono colonnine di ricarica pubbliche.
In commercio dal prossimo novembre, dopo 5 anni di lavori, BMW i3 è la prima vettura di serie del costruttore tedesco a zero emissioni. Appositamente progettata per la mobilità urbana, è pronta a staccare la spina per invadere il centro città nel più ovattato silenzio: per il movimento elettrico, e il suo futuro, è il momento della verità. Costruita in fibra di carbonio, leggera ma resistente, si carica alla presa di corrente di casa o con l’apposito WallBox, così per un “pieno” ci vogliono 40 minuti, ha quattro porte – le posteriori si aprono controvento esattamente come la porticina di servizio della Mini Clubman – display hd e connessioni wi-fi. Raggiunge i 150 orari, ha autonomia compresa fra 130 e 160 km che salgono a 300 se equipaggiata con il range extender, ottenuto sommando all’elettrico un tradizionale bicilindrico termico: non muove l’auto ma contribuisce alla ricarica.
Rilevata dal gruppo Kering nel 2013, la (quasi) tricentenaria manifattura Ginori sviluppa un’estetica e dei colori unici. Il Ceo Alain Prost presenta questa maison fiorentina all’insegna dello stile