L’azienda svizzera ha messo a punto un esclusivo tachimetro per la Bloodhound SSC, l’auto che tenterà il record di velocità terrestre

‘Stiamo cercando di creare un’avventura ingegneristica per superare i confini della fisica e della tecnologia e condividerla con un pubblico globale’. Detto così farebbe pensare a un progetto per un’astronave spaziale. Ci siamo vicini: le parole sono del pilota Andy Green e riguardano la Bloodhound SSC, un’auto che sembra un missile e che raggiungerà le 1000 miglia all’ora, ovvero 1609,34 km/h, abbattendo il muro del suono e il record di velocità terrestre.

La SSC (che sta per Super Sonic Car) è alimentata da un motore a reazione, da uno a razzo e da uno ausiliario, un V8 Cosworth da Formula 1. L’auto è in fase avanzata di costruzione e tenterà il record in Sudafrica fra il 2015 e il 2016 su una pista lunga 20 km. Se ce la facesse, polverizzerebbe quello precedente di 1227 km/h ottenuto nel 1997 dalla Thrust SSC, sempre con Andy Green alla guida.

A misurare velocità, tempo e chilometri percorsi, il missile avrà un sistema speciale, un cruscotto progettato in esclusiva da Rolex. La casa svizzera sta lavorando a tachimetro analogico e cronometro, gli strumenti essenziali alla misurazione. Saranno due elementi indipendenti, posti ai lati del cruscotto e separati dal display centrale; sono pensati per una facile lettura dei dati anche a quelle folli velocità, saranno dotati di un backup di sicurezza anti crash e avranno un ruolo essenziale anche nell’assistere alla frenata del bolide.

Al di là del record di velocità, la Bloodhound SSC vuole essere anch un esperimento per spingere più in là le conoscenze scientifiche e portarle poi nella vita reale con applicazioni alla portata di tutti.