Walter de Silva e l’auto dei suoi sogni. Da Egoista

Da bambino la sua passione erano le automobili: «Quelle in sosta mi bastava osservarle, quelle in transito sognavo di guidarle», sorride Walter de Silva, dal 1972 nel centro stile Fiat e poi, dopo un portfolio di oltre 40 modelli di successo, alla guida del Gruppo Volkswagen, dov’è responsabile dello stile.

Per il colosso tedesco ha recentemente fissato i codici di una delle vetture simbolo dell’automobilismo mondiale: sua l’ultima generazione del Maggiolino («un monumento all’auto che non si disegna ma si ripensa con rispetto», dice), ma anche la Lamborghini celebrativa in omaggio ai cinquant’anni del marchio di Sant’Agata: «L’ho chiamata Egoista perché è per una persona sola, serve per divertirsi e per esprimere la propria personalità. L’ho pensata per un pubblico ipersofisticato che vuole solo le cose più estreme e speciali al mondo; rappresenta l’estremizzazione dell’edonismo. È una vettura senza compromessi che racchiude tutti i codici Lamborghini: potenza, geometrie, materiali all’avanguardia». Il cockpit è realizzato in fibra di carbonio e alluminio e, come i jet militari, ha una cellula di sopravvivenza in cui isolarsi e proteggersi dagli agenti esterni. Non sarà mai prodotta perché «la voglio per me e come l’immagino io: è una macchina fanatica, splendida nella sua solitudine. È pura emozione, un’ “isola che non c’è” che nessuno potrà mai possedere, che rimarrà sempre un sogno».