Prestazioni senza compromessi e lusso si incontrano nell’ultimo arrivato del cantiere ligure

Togliere, alleggerire, levare: per ottenere le massime prestazioni bisogna scendere a compromessi, rinunciando al superfluo e agli agi. Se questa logica è vera in gran parte dei casi, non lo è in quello del Millennium 80, l’ultimo prodotto dalla ligure Otam. Grazie alla lunga esperienza nella costruzione di navi potenti, è riusciti a creare un 25 metri lussuoso senza sacrificare affatto la vocazione sportiva, facendone, anzi, il fulcro del progetto.

Il Millennium sfoggia una linea aggressiva e affilata, con il classico scafo a V della casa realizzato partendo da quello della FB 80 Record!, progettato da Stefano Buzzi per conquistare diversi primati di navigazione. Con la configurazione base raggiunge i 45 nodi di velocità di crociera e i 50 di velocità massima, che possono diventare 55 passando da due motori ai quattro Cat C32 Acert da 1724 cavalli (ma in cantiere stanno lavorando ancora per arrivare a 58). Per uno yacht di queste dimensioni, si tratta di cifre tutt’altro che comuni.

Sono disponibili due versioni: la 80 HT, con pozzetto coperto, e la Open, che ovviamente condividono lo stesso design funzionale e moderno. Dietro la zona timoniera con la plancia di comando, si trova il salottino dedicato allo svago e alla socialità, attrezzato con doppi divani, zona bar e impianto audio-video; a poppa è sistemato un ampio divano prendisole, mentre una seconda zona per abbronzarsi è prevista a prua.

Lo spazio sottocoperta è occupato quasi per metà dai motori; nell’altra sono comunque riusciti a ricavare 3 o 4 cabine (armatoriale, vip e doppie per ospiti) a seconda della versione scelta. Un po’ compatte, per forza di cose, ma ben studiate e arredate con materiali e finiture di classe.