Icon Watches, innovazione tecnologica e classica tradizione

Icon Watches, innovazione tecnologica e classica tradizione

di Paolo De Vecchi

Il mercato dell’orologeria è in continuo fermento. Tra le novità più interessanti del momento spiccano due cronografi e un modello vintage, cui fa da contraltare un orologio avveniristico

Il Made in Japan, con minori marche rispetto allo Swiss Made, ma con altrettanto interesse storico e tradizione, si sta ultimamente mettendo in luce soprattutto con Grand Seiko, come dimostrato dalla serie Evolution 9, attuale sviluppo di una collezione nata nel 1967, in titanio e dotata di cronografo con Gmt. In campo con un cronografo anche Zenith, che in questo caso ha raccolto la sfida della più frazionata misurazione dei tempi brevi con dispositivi meccanici, arrivando a registrare il centesimo di secondo. Da parte sua Tudor ha invece pensato di rieditare il segnatempo che aveva fornito alla “British North Greenland Expedition”, in occasione del 70° anniversario di quella gloriosa impresa e con il bel nome di Ranger. Infine, una sorprendente novità, un orologio automatico con indicazione del tempo che si basa sulla meccanica dei fluidi. Lo produce HYT (acronimo di Hydro Mechanical Horologist) ed è appena sbarcato in Italia, a Milano, presso Pisa Orologeria.

Grand Seiko riprende una storica serie degli Anni 60

Come già annunciato dal suo nome, la Evolution 9 è la serie più innovativa del marchio giapponese. Nata con gusto classico fin dai primordi nel 1967 e sempre coerentemente sviluppata, si è oggi rinnovata introducendo un originale e marcato stile sportivo, dal punto di vista sia dell’estetica sia della funzionalità, declinato in cinque modelli (due Gmt con cronografo e altrettanti senza e un subacqueo a 200 metri). Il comune denominatore è la possente struttura, molto resistente, ma altrettanto leggera, grazie all’utilizzo del titanio, cui si aggiunge il movimento meccanico a carica automatica di manifattura. In particolare, il modello con Cronografo e Gmt (abbreviazione di Greenwich Mean Time, ovvero il tempo medio stabilito in rapporto all’osservatorio britannico e che indica orologi con doppio fuso orario) ha una riserva di marcia di 72 ore, resistenza ai campi magnetici con valori di 4.800 A/m (equivalenti a circa 60 gauss) e precisione con tolleranza di +/- 10 secondi al mese. Altri interessanti dettagli tecnici sono la cassa impermeabile a 100 metri, il suo generoso diametro di 45,30 mm e il fondo a vista sul movimento, il vetro zaffiro curvo con trattamento antiriflesso da entrambi i lati, il bracciale (sempre in titanio) con chiusura a pantografo e pulsanti di sicurezza per evitare lo sgancio accidentale dell’orologio dal polso.


IL DESIGN PER UNA NUOVA ERA L’Evolution 9 con Gmt e Cronografo si
differenzia dagli altri quattro modelli
della stessa collezione per la sua serie
limitata a 700 esemplari, celebrativa del 15° anniversario dell’orologio Grand
Seiko Spring Drive da cui discende

Tudor lancia un modello per le esplorazioni artiche

Nel 2022 ricorre il 70° anniversario della “British North Greenland Expedition”, una missione che, dalle acque del Tamigi, da Deptford – una zona di Londra con i tipici magazzini d’inizio ’900 in acciaio e mattoni rossi – portò una trentina di uomini, capitanati da James Simpson, verso le zone più settentrionali del nostro pianeta. Si muovevano su mezzi cingolati e con cani da slitta per compiere studi di glaciologia, meteorologia e geologia. L’ardita spedizione durò dal 1952 al 1954 e, tra gli strumenti in dotazione, disponeva anche dei segnatempo Tudor normalmente in produzione e della serie Oyster Prince, il primo modello automatico e impermeabile del marchio, caratterizzato da un’estetica e una tecnologia progettate per resistere a ogni condizione d’uso. Essersi offerti d’accompagnare la “British North Greenland Expedition” fu un’occasione unica per sperimentare su un campo particolarmente difficile e problematico gli Oyster in dotazione, che tornarono alla base con numerose certificazioni d’idoneità. Vennero ad esempio registrati, su quaderni graduati, gli scarti di marcia giornalieri tra gli orologi e il segnale orario della Bbc, oltre a molti dati di resistenza alle basse temperature e agli urti. Ranger è un nome depositato da Tudor fin dal 1929, ma mai utilizzato se non per connotare nel senso dell’avventura alcune produzioni e mai comparso sul quadrante.


RESISTENTE ANCHE SOTTO ZERO-
La cassa in acciaio ha un diametro di 39
mm e tenuta stagna a 100 metri, il movimento
automatico è certificato cronometro,
il bracciale può essere in acciaio, in tessuto jacquard manufatto da Julien Faure o in caucciù e cuoio

HYT arriva in Italia con un orologio “liquido”

L’ultima parte dell’anno si presenta con un annuncio particolarmente interessante per gli appassionati dell’orologeria contemporanea ad alto contenuto tecnico. Pisa Orologeria ha infatti annunciato l’ingresso nelle proprie vetrine, e in esclusiva per l’Italia, di HYT, acronimo di “Hydro Mechanical Horologists”, nuovo marchio che unisce la tradizionale arte meccanica alla scienza dei fluidi, un connubio unico e inedito. Così commenta Chiara Pisa, amministratore delegato di Pisa Orologeria: «Da sempre siamo alla ricerca di brand che possano affascinare la nostra clientela; è una sfida imprenditoriale continua, e accogliere HYT tra gli oltre 30 marchi che già rappresentiamo valorizza la nostra attività di vendita e consulenza». E Davide Cerrato, nuovo Ceo di HYT, aggiunge: «È un gran piacere per il marchio arrivare in Italia e farlo con un partner simbolo d’eccellenza. Il design dei nostri orologi, futuristico e spettacolare, l’utilizzo di materiali ad alta tecnologia e con grandi prestazioni, l’impiego di colori vividi e l’uso virtuoso della luminescenza fanno di HYT la marca perfetta per gli appassionati aperti all’avanguardia». Il tutto si concretizza in un modello automatico ma senza lancette, sostituite da speciali “tubi capillari” al cui interno un fluido colorato segnala su scale graduate ore e minuti. A vista e declinato in differenti cromatismi.


COSÌ SCORRONO LE ORE-
Come funziona: il meccanismo aziona
due serbatoi flessibili, collegati a un tubo
capillare, nel primo si trova il fluido attivo (colorato), nel secondo quello
passivo (trasparente); dalla loro combinazione
si leggono ore e minuti

Zenith collabora con spericolate gare per auto ecologiche

Si è svolta durante l’estate, in un’infuocata Sardegna, la seconda stagione dell’Extreme E, la gara su percorsi misti e fuoristrada per automobili elettriche. Un inedito e avvincente campionato di cui è cofondatore e cronometrista ufficiale il marchio svizzero d’orologeria sportiva Zenith. Una collaborazione che è anche un’imperdibile opportunità per lanciare, e testare sul campo, nuovi modelli. E così Zenith ha prodotto una serie limitata a 20 esemplari del suo DEFY Extreme E Island X Prix, un cronografo automatico che, coerentemente con questo tipo di sponsorizzazione, oltre a essere ad alta frequenza (cosa che assicura grande precisione), è anche altamente sostenibile. Realizzato in fibra di carbonio, molto leggera e altrettanto resistente, è corredato da un cinturino in caucciù realizzato con materiali provenienti da pneumatici Continental CrossContact riciclati e utilizzati nelle precedenti competizioni. Il DEFY Extreme E Island X Prix ha inoltre una robusta custodia, impermeabile e indeformabile, che si ispira alle condizioni estreme in cui si svolgono queste impegnative gare ed è realizzata con vari elementi anch’essi di riciclo, come ad esempio il rivestimento del coperchio della custodia, fabbricato con pneumatici riciclati E-Grip. Il colore arancione ripreso da parti del cinturino e da dettagli del quadrante, è quello ufficiale della competizione.


AD ALTE PRESTAZIONI-
Il calibro cronografico, automatico e ad
alta frequenza, è visibile dal quadrante
e dal fondello ed è in grado di effettuare
misurazioni con lettura a 1/100 di
secondo, grazie alle 36.000 alternanze
orarie con cui oscilla il bilanciere