Personal/Unpersonal di Simone d’Auria: durante Pitti Uomo, l’installazione segna l’apertura dell’ultima dimora di lusso dei Lungarno Collection Hotel

Diciotto creature in resina bianca dal corpo umano  e il volto di animale si arrampicano sulla facciata del Gallery Hotel Art in Vicolo dell’Oro a Firenze, altre volteggiano nell’aria come trapezisti o sostano davanti allo store Leica, spettatori silenziosi: è Personal/Unpersonal, il progetto d’arte (dal 16 giugno) che l’architetto e designer Simone d’Auria ha creato per dare nuova luce allo storico vicolo fiorentino a due passi da Ponte Vecchio, su cui si affacciano due dei Lungarno Collection hotel della famiglia Ferragamo (Continentale e Art Hotel Gallery) e per celebrare, dietro l’angolo, l’apertura del nuovo Portrait Firenze, dimora di lusso declinata in 34 suite. 

Un’opera provocatoria – spiega l’architetto all’inaugurazione – perché deve provocare un sorriso e uno wow in chi la guarda; un’installazione contemporanea in cui l’arte esce dalle porte dell’albergo, sale sulla parete e abbellisce Vicolo dell’Oro, in un dialogo aperto con la città di Firenze. Un luogo per incredibili selfie da pubblicare sull’hashtag #artatgalleryhotel 

L’ispirazione dell’opera nasce dal concetto di “portrait” (ritratto): dai volti di animale sui manichini che rappresentano storiche famiglie fiorentine, al nome del nuovo indirizzo di ospitalità aristocratica Portrait Firenze che, grazie a studiati servizi su-misura (all’arrivo viene chiesta anche la forma preferita del cuscino), diventa un “ritratto del cliente”, fino al percorso iconografico  allestito dalla storica dell’arte Nina Screti e sviluppato sui 6 piani dell’edificio che racconta con fotografie d’archivio in bianco e nero la Firenze d’oro degli anni Cinquanta e Sessanta, il  jet-set in visita, i luoghi iconici della città (musei, giardini e teatri), il mondo dell’alta moda di allora e quello di Salvatore Ferragamo, padrone di casa. 

34 le suite, tutte diverse per arredi (studiati dall’architetto fiorentino Michele Bonan) e dimensione (da 40 a 120 mq) e pensate come vere e proprie case da vivere, eleganti, raffinate ma dotate anche di kitchenette a scomparsa, e device di ultima generazione (tra cui mega schermo TV, iPad con docking station, Wifi, Bluetooth per la diffusione della musica, librerie musicali e Dvd). Per molte terrazza e vista mozzafiato su Ponte Vecchio e sull’Arno. 

Fresco d’inaugurazione anche il Caffè dell’Oro, al piano terra della residenza ma aperto a tutti dalle 7 alle 24, con servizio  all-day-dining, pensato nello stesso stile glamour-chic anni Cinquanta che caratterizza l’intero complesso. A guidare le scelte di cucina lo chef trentino Peter Brunel, in servizio a partire dal 7 luglio, che valorizzerà le eccellenze del territorio con la sua equilibrata creatività. 
In perfetta sintonia con lo stile Ferragamo.