Dal cuore delle alpi, sci fatti a mano con materiali ecologici

Il team di Idris Ski (sede a Chamonix, sul Monte Bianco) è formato da Tom Greenall e dalla moglie giapponese Kiyoko Yamaguchi. Il loro progetto: costruire gli sci migliori possibili, non semplicemente diversi dagli altri. Applicando gli ideali su cui hanno basato la loro vita: il riciclo e la green economy (non per nulla il loro logo è un’interpretazione del simbolo universale del riciclaggio). Così, i quattro modelli della gamma, che portano nomi di animali che si possono trovare in montagna (Kamoshika, una specie giapponese di capra, è un attrezzo “fat”, coraggioso e potente; Chamois, capra nativa delle zone alpine europee, un perfetto “go-anywhere, do-anything”; Bouquetin, stambecco in francese, per freeride in ogni condizione; Renard, volpe in francese, un “carving” perfetto per delineare grandi, rilassanti archi nella neve) evitano l’utilizzo di materiali sintetici dove possibile: il legno di quercia di produzione locale sostituisce la plastica nei rivestimenti e nei fianchi e il bamboo – non l’alluminio – è usato come rinforzo negli attacchi.

Prezzo indicativo: dai 1.200 euro

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