Un viaggio attraverso le creazioni artistiche luminose di Ingo Maurer

Funambolists. Si intitola così l’installazione-show del designer Ingo Maurer ospitata anche quest’anno dallo Spazio Krizia di via Manin 21, in occasione della Milano Design Week. Una poesia di luce. È la sensazione che si prova entrando nello spazio illuminato da creazioni che fluttuano pendendo al soffitto, punti luminosi appesi a steli o strane forme di luce che catturano sguardi e immaginazione. Come il grande chandelier di Flyng Flames presentato insieme a Moritz Waldemeyer, un sistema lampadario in 250 microscopici led che riproducono perfettamente il movimento della fiamma di una candela, sospeso di fronte alla riproduzione dell’Ultima Cena di Leonardo o il Knot, una lampada-scultura che sembra un grosso nodo da posizionare al centro del tavolo o a terra installato su uno stelo sottilissimo e “Veramente al dente”, la grande attrazione dell’esposizione in edizione limitata che riproduce piatti di spaghetti in porcellana, metallo e materiali sintetici illuminati da tre led. Poi la Light Structure, una lampada a sospensione o da tavolo che il maestro ha creato assemblando sei tubi di vetro tenuti in tensione da cavi isolati. Infine, tra i pezzi storici, c’è il “Campari Bar”, una nuova versione di Campari Light creata per tavoli e banconi, in cui 10 bottigliette originali di Campari Soda riflettono la luce dei cubetti di giaccio in vetro su cui sono disposte.

Testo Annalisa Testa