Cultura pop e recupero: un pittore californiano incanta con uno stile sospeso nel tempo, molto “politically correct”

La cultura pop non smette mai di sorprendere. In ambito di arte e riciclo, direttamente da Los Angeles divulga le sue opere il pittore californiano Mike Stilkey. Classe ’75, Stilkey ha sempre privilegiato medium originali per i suoi quadri, ma da qualche anno si è orientato ai libri: vintage, riciclati, li impila in ordinate file anche di notevoli altezze e li ‘decora’ con inchiostri di China, matite colorate, pittura acrilica e smalti. Il suo stile richiama l’espressionismo dell’epoca della Weimar, attingendo all’immaginario delle favole e all’estetica di Edward Gorey e Egon Schiele. Il risultato sono donne dallo sguardo malinconico e misterioso, animali umanizzati che si trasformano in musicisti e vecchi gentleman di campagna dal look dandy e retro.

Dopo aver esposto in vari angoli degli Stati Uniti, hanno ospitato i suoi lavori anche Berna (Svizzera), Manila (Filippine), Hong Kong e Pechino (Cina). Mentre The New Yoker gli ha dedicato un’intervista, anche il Salone del Libro di Torino ne ha approfittato affidandogli la scenografia di una delle sue location. Quest’anno, oltre a un paio di mostre (a Santa Monica, California, e a Ketchum, Idaho), ha partecipato al progetto culturale BDX-LAX Faraway So Close, organizzato dalla Flash Association, che si occupa di promuovere la scena artistica urbana e contemporanea di Bordeaux, gemellata dal 1964 con Los Angeles.

Per approfondire: http://www.mikestilkey.com/#home