Sci handmade alla ricerca della perfezione

Sul sito dell’azienda suditirolese fondata da tre soci nel 2003 si legge: “non c’è molto da dire su Traam : amiamo fabbricare sci e inventare ogni anno nuovi particolari e soluzioni tecnici. E poi, sciare!”. Per anni i tre, ex atleti provenienti dal mondo del freeride e freestyle, hanno testato, controllato e “sentito” migliaia di prototipi, fino ad arrivare al top. I loro prodotti, usati oggi dai più importanti rider del mondo, si dividono in quattro categorie, ognuna dedicata a uno stile. Per il freestyle, c’è il modello Beas: un parskski puro adatto però anche allo slopestyle e ride sulle piste. La sua struttura piramidale influisce positivamente sulla deformazione nei salti rendendolo molto resistente. Per il freeride, Traam punta sul 109, ottimo anche su pista grazie alla forma rocker che, riducendo la superficie di contatto, lo rende molto maneggevole. A chi ama la pista, infine, viene proposto IXKruisa, un attrezzo duttile che si adatta bene sia alla neve fresca, morbida o crosta.

Prezzo indicativo: dai 1.000 euro

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