Willy Chavarria è la vera punta di diamante della moda americana
(Photo by Lyvans Boolaky/Getty Images)

Willy Chavarria è la vera punta di diamante della moda americana

di Tiziana Molinu

Fresco del suo debutto alla Paris Fashion Week, il designer americano è pronto a lasciare il segno anche nella moda europea. E noi ve ne parliamo prima che lo facciano tutti

Willy Chavarria potrebbe non essere un nome ancora non troppo noto al grande pubblico, ma il suo lavoro lo è di certo (almeno per i veri intenditori). Americano di prima generazione, cresciuto a Fresno, in California, da un padre di origini sinaloensi e una madre di discendenza irlandese, Chavarria è cresciuto lontano dallo sfarzo che negli anni ’80 dominava le capitali della moda negli Stati Uniti e in Europa.

Decenni dopo, proprio questo distacco dal mainstream durante la sua formazione è ciò che rende le sue creazioni così potenti. Oggi, a dieci anni dalla fondazione del suo omonimo brand, Chavarria è uno dei designer preferiti dal jet set internazionale; nonché colui che ha vestito niente di meno che Kendrick Lamar in occasione dell’half-time show dell’ultimo Super Bowl. E la sua moda, adesso, è pronta a conquistare l’Europa e il mondo intero.

Willy Chavarria
(Photo by Chris Graythen/Getty Images)

Tutti pazzi per Willy Chavarria, ma uno dei primi fu Kanye West

Di Ye (Kanye West) si possono dire varie cose, ma non di certo che non abbia un intuito fenomenale per i trend e la moda. E infatti, anche in questa storia c’entra lui. Fu uno dei primi a notare il talento di Willy Chavarria e a volerci collaborare. Tutto iniziò nel 2018, quando, subito dopo la sfilata SS19, West chiamò lo stilista e i due parlarono per ore di moda e del suo significato.

Poco dopo, fu fotografato nel suo ranch in Wyoming con un paio di pantaloni della tuta arancione brillante, presi dalla collaborazione tra Chavarria e Hummel. Quella conversazione iniziale si trasformò presto in un contratto: nei due anni successivi, Chavarria lavorò fianco a fianco con West per definire il linguaggio visivo di Yeezy Gap. Pur non potendo rivelare i dettagli esatti del suo coinvolgimento, il suo contributo è evidente nelle silhouette ampie e nelle forme fluide che caratterizzano la collaborazione.

Willy Chavarria
(Photo by Dimitrios Kambouris/Getty Images)

La consacrazione nella moda a stelle e strisce

Il 2024 è stato un anno di consacrazione per Willy Chavarria, che per il secondo anno consecutivo ha ricevuto il CFDA Award come Menswear Designer of the Year, consolidando il suo ruolo di innovatore nel panorama della moda maschile. Durante la cerimonia, ha lanciato un messaggio potente sull’importanza dell’unità e della diversità in un periodo politicamente turbolento per gli Stati Uniti, ribadendo come la moda possa e debba essere un veicolo di inclusività e giustizia sociale. Che non si pensi però che il suo impegno per una moda politicamente consapevole si limiti alle parole. Perché al contrario si riflette in ogni aspetto del suo lavoro, a partire dalle scelte di casting per le sfilate.

Per il suo debutto parigino, ha voluto in passerella persone comuni: corrieri, traslocatori, figure lontane dai canoni tradizionali dell’alta moda, per esaltare l’autenticità e mostrare la bellezza nella diversità quotidiana. Questa scelta non è solo estetica, ma profondamente politica. Attraverso i suoi show, Chavarria porta avanti un messaggio di resistenza contro l’oppressione, dando visibilità a comunità storicamente emarginate: queer, trans, donne, immigrati. Il suo approccio sovverte le dinamiche tradizionali del lusso, dimostrando che la moda non è solo esclusività, ma può essere anche un potente strumento di cambiamento culturale e sociale.

Willy Chavarria
(Photo by Victor Boyko/Getty Images)

Una nuova casa a Parigi

Ma Chavarria guarda Oltreoceano. Ha annunciato l’apertura di un flagship store a Parigi entro il 2026, un segnale chiaro della sua volontà di espandere il brand a livello globale, mantenendo però intatta la sua identità e i suoi valori. E Parigi è diventata anche la sua nuova casa, a partire dall’autunno-inverno 2025. Lo stilista americano si è trasferito nella capitale francese all’inizio di quest’anno, unendosi per la prima volta al programma della Paris Fashion Week con il suo marchio omonimo. Nessuna rivoluzione radicale, piuttosto un’affermazione ancora più decisa del suo linguaggio stilistico e delle sue radici culturali. Messa in scena all’American Church nel 7° arrondissement, la sfilata ha visto un’esibizione di J Balvin e una passerella costellata di star, tra cui Indya Moore, Kai-Isaiah Jamal, Honey Dijon, Alva Claire e Paloma Elsesser.

Le influenze della nuova collezione spaziano dalle tecniche di chiaroscuro nei dipinti rinascimentali di Caravaggio – con San Sebastiano come riferimento evidente – alla sfida più sottile e giocosa di trasmettere sensualità senza scoprire troppo il corpo. Anche il vintage ha avuto un ruolo centrale nel processo creativo di questa stagione: lo stilista si è immerso negli archivi digitali di eBay per recuperare pezzi delle sue collezioni passate, un omaggio perfetto per celebrare il decimo anniversario del brand e al tempo stesso una misura della sua evoluzione. La collezione, incentrata sulla cultura chicana e sull’inclusività LGBTQ+, ha presentato una collaborazione con adidas, reinterpretando la storica sneaker Forum 84 in versioni innovative come la Forum Boot e la Forum Heel Sneaker. E nonostante tutto, si può vedere chiaramente come il marchio sia cresciuto senza mai tradire la sua essenza.

Willy Chavarria
(Photo by Victor Boyko/Getty Images)