In città o in vacanza, dall’animo rock o più sofisticato, cinque declinazioni di un classico della bella stagione

In origine furono le forze armate inglesi, che lo indossavano per le missioni in località dalle temperature bollenti (e la marina di Sua Maestà li usa ancora). Poi furono gli abitanti dell’omonimo arcipelago a sdoganare i bermuda come capo essenziale del guardaroba maschile, da indossare obbligatoriamente con camiciagiacca, e cravatta, a comporre la perfetta tenuta da lavoro.

 Relegato nel resto del mondo a capo principe dell’abbigliamento sportivo, soprattutto nela cultura basket, per questa stagione calda la moda maschile gli da nuova vita, consentendogli un passaporto per l’ingresso a pieno titolo nell’empireo di un’eleganza rilassata, che ammorbidisce volumi e silhouette senza perdere in compostezza.

 Per la città tiene fede alla tradizione, traducendosi su consistenze tattili impalpabili e traspiranti, abbinato a blazer e camicia; per il tempo libero si esprime al meglio su tessuti moderni e performanti dall’attitudine sportiva, come il neoprene, abbinato a biker da motociclista, con l’imperativo di adottarlo in tinta unita. Per le calde sere d’estate si indossa in lino, in nuance calde, con leggere maglie in cotone dalle fantasie cromatiche sobrie. La sua versione più sportiva dai volumi e dalle fantasie floreali extra, diventa perfetta per la spiaggia, nobilitata dall’abbinamento con morbide camicie in tela e espadrillas (vedi anche come si indossa il cardigan dell’estate).

Infine, per uomini di città ma globetrotter nell’animo, è perfetta la sua versione più chic, iper-preziosa nei tessuti, ma colorata di discrete e sofisticate nuance coloniali