Bici pieghevoli: cinque scelte high-end per il commuting urbano
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Bici pieghevoli: cinque scelte high-end per il commuting urbano

di Martino De Mori

Le folding bike migliori per muoversi in città con leggerezza: agili, sicure, veloci e in grado di ripiegarsi fino alle dimensioni di un trolley. Con molto stile e materiali al top.

Le bici pieghevoli sono i mezzi a due ruote più adatti a muoversi in città e al commuting nel tragitto casa lavoro.

Nate negli anni ‘70 a Londra, le folding bike si sono diffuse nelle grandi metropoli del mondo per la loro praticità, ovvero la possibilità di ripiegarle riducendole alle dimensioni di un trolley, da trasportare su treni, metropolitane e auto.

Hanno acquisito anche lo status di icone urbane, grazie ad alcuni brand che costruiscono bici folding puntando su design, materiali di qualità e personalizzazione dei dettagli.

Ecco 5 tra le migliori bici pieghevoli. Per tutti i gusti.

Riese e Müller World Birdy Sport


Il brand tedesco Riese & Müller produce bici di prestigio, dal design essenziale e dalla cura maniacale dei dettagli.

E l’unica bicicletta per il commuting del catalogo non è da meno, il che fa della World Birdy una pieghevole allo stato dell’arte, tanto che si propone come bici tout court, senza limiti di utilizzo.

La casa dichiara un tempo di chiusura di 4,9 secondi e un peso piuma di 10 chili: significa grande praticità negli spostamenti e minor impegno muscolare.

Le ruote sono da 18 pollici e il cambio un versatile Shimano a 8 rapporti, buono anche per le salite. Notevole la presenza (una rarità nelle folding) di ammortizzatore sia anteriore che posteriore, per rendere più confortevoli i tragitti su pavè, strade sconnesse e anche sterrato bianco. Si può regolare l’altezza e l’angolazione del manubrio.

Prezzo: 2.449 euro

Tern Verge X11


Veloce, leggerissima, comoda. La Verge X11 di Tern è l’evoluzione di una gamma di folding bike nate per divertirsi, con stile.

Ha ruote di tipo 451 Kinetix Pro X che danno performance da ruota full size ma con poco impatto sulla bici quando è piegata, trasmissione ampia SRAM 1x, guarniture in fibra di carbonio, attacco regolabile del manubrio, forcella molto resistente e geometria firmata T-Tuned, tutte cose che la rendono molto stabile e sicura nel traffico.

Quanto a stile ne ha da vendere, con dettagli molto curati come le parti blu anodizzate, raggi radiali e mozzi ruota realizzati ad hoc.

Prezzo: 2.879 euro

Brompton S3L Black


Le bici pieghevoli di Bromptpon sono talmente un culto fra gli urban commuters che esiste un circuito di gare dedicato, in cui si pedala in giacca e cravatta, con valigetta sul portapacchi.

Sono nate negli anni ‘70 da Andrew Ritchie, a Londra, e sono costruite a mano in Inghilterra con 1.200 pezzi ciascuna, gran parte quarti dei quali fabbricati appositamente.

La gamma Brompton fa capo a un modello base, con varianti che può decidere il cliente, come gli accessori, la sella, il colore, il numero di rapporti e il tipo di manubrio, che ad esempio nella S3L Black è molto sportivo.

La qualità del mezzo e la stabilità in strada sono il frutto di un’armonia fra le ruote da 16” e la resistenza e leggerezza (10 kg circa) del telaio in acciaio. Si ripiega velocemente raggiungendo le dimensioni di un trolley.

Prezzo: 1.366 euro

Strida C1 Carbon


Le Strida sono bici nate dal progettista inglese Mark Sanders, con un form factor triangolare monoforcella che, oltre a essere molto elegante, permette una postura riposante in strada.

L’azienda parla di bici ‘intermodale’, cioè un mezzo che si può portare ovunque: in casa e in ufficio, nel bagagliaio e in ascensore.

E in effetti la leggerezza e la maneggevolezza di questa bici pieghevole sono le sue doti principali: si apre e chiude in circa tre secondi con un solo movimento.

Se le altre Strida hanno telaio in alluminio, la C1 è tutta in carbonio, comprese le razze dei cerchi, i pedali e il manubrio. Altro aspetto inedito è l’assenza della catena, sostituita da una cinghia di trasmissione in kevlar, che è resistente (tarata su 80mila chilometri), inossidabile e non sporca.

Tutti i modelli sono personalizzabili, con il numero di matricola inciso sul telaio per garantire autenticità e tracciabilità in caso di furto.

Prezzo: 3.300 euro

Gocycle GX (elettrica)


Le Gocycle sono frutto della mente di Richard Thorpe, ingegnere di McLaren che ha creato la sua azienda abbandonato una brillante carriera nel mondo dell’auto.

La GX è l’evoluzione della GS, una folding bike dal design unico, soprattutto se si considera che è alimentata da motore elettrico.

Questa e-bike è pensata per il commuting urbano e ha alcune caratteristiche che la distinguono dal resto, come la struttura in fibra di carbonio e magnesio che la rende leggera (17,8 kg) e resistente, i materiali di alta qualità e un meccanismo di ripiegamento che permette di ridurla ai minimi termini in 10 secondi netti.

È alimentata da una batteria da 22 V e 13.7 Ah (300 Wh) nascosta nel telaio, che spinge un motore proprietario da 250 Watt (o 500) con autonomia di 65 chilometri.

È lo smartphone a fare da display, grazie a una app dedicata che monitora i dati e permette di impostare i livelli di assistenza.

Il prezzo: 3.199 euro