Blu come le notti d’estate e tagli che vestono come camicie. Nel guardaroba di primavera domina il giubbino di jeans: da indossare (non solo) per un aperitivo en plain air

È il nuovo passepartout. D’inverno lo si infila sotto al cappotto, rigorosamente a vista. In primavera è perfetto sotto al raincoat nelle giornate di pioggia, in estate lo si indossa slacciato, con chinos e t-shirt bianca. Il giubbino di jeans è un evergreen, insomma. Le forme over anni Ottanta si ripescano dal guardaroba dei tempi del liceo. Quelli skinny, che vestono come fossero camicie, si customizzano: dalle cuciture alle abrasioni fino alla scelta dei bottoni. Sfilano in passerella con stampe tono su tono che rievocano cieli stellati delle notti d’estate. Come quello di Ports 1961, blu notte, abbottonato fino al colletto e abbinato a pantaloni ampi e sneaker da barca.

Ha un effetto used invece quello di Ralph Lauren Rugged in denim vintage con taglio vivo. È leggermente corto, il bordo sfiora la cinta, mentre le tasche sono applicate all’altezza dei fianchi. Si indossa con camicia in lino, bermuda chiarissimi e slip on in tela. È forse più elegante la giacca in denim che Burberry ha realizzato con un jeans indaco cimosa con impunture a contrasto e quattro tasche applicate con chiusura a bottoni.

Tra le novità di Calvin Klein c’è il giubbino in denim Rètro con tessuto stretch leggermente elasticizzato. Ha due taschini a filetto e abbottonatura nascosta. Si porta con denim della stessa tonalità e t-shirt girocollo. Mentre Diesel ricama il suo giubbino in denim 11 once effetto used che, invecchiando, diventa sempre più vintage. Infine Levi’s rielabora un classico, il Type 2 Trucker, con impunture bianche a contrasto che disegnano i profili delle tasche e delle asole che chiudono il giubbino.