Sopravvivere a renne e pupazzi di neve si può: dai motivi geometrici al tartan, passando per il pied-de-poule, ecco i maglioni da indossare per le vacanze

Incubo ricorrente di ogni gentleman, il periodo festivo è noto per la sua sovrabbondanza di maglieria calda, avvolgente, e trapuntata di fantasie al limite dell’improbabile.

Sfuggire al pericolo, per questa stagione invernale è possibile, trovando un compromesso grazie a stampe geometriche eclettiche, raffinati lavorazioni che riproducono stampe senza effettivamente averne e texture preziose.

Motivo principe della stagione invernale, il tartan si declina su pezzi in lana dalla vestibilità moderna, stretch, come nel caso di Ballantyne, che ne realizza uno con dettaglio a contrasto con lana lavorata a treccia. Raffinato quello di Pringle of Scotland, dedicato anche a chi, le stampe, le indossa raramente: il suo gioco di gradazione dei colori sul maglione in lana merino e seta crea l’illusione di un motivo check.

Natalizio, ma con un twist che arriva direttamente dagli anni ottanta, quello di Neil Barrett: in lussuoso mohair, ha una stampa stellata sul petto, declinata su nuance neutrali, come grigio e nero. Un appeal eclettico, che risulta elegante se smorzato da un paio di pantaloni classici neri dalla vestibilità slim e mocassini monk strap. E con un paio di pantaloni slim-fit, per contrasto, è perfetto anche il modello di Christopher Kane, dalla stampa geometrica e dai volumi morbidi. Dedicati a chi ama le nuance da sottobosco autunnale, i modelli di Coach e Valentino: il primo in lana, ha un motivo a V a contrasto che enfatizza lo scollo, mentre il secondo in cashmere è un arcobaleno di nuance sobrie, desaturate, capaci di risultare adatte anche abbinate a chino in cotone nei toni del blu e magari sneakers dall’allure vintage. 

E un’allure vintage ce l’hanno anche i modelli, di Tomorrowland e Nō Artigiani Italiani: ampio, avvolgente, comodo, il primo si traduce su cardigan e adotta una lavorazione pied-de-poule optical, che ne enfatizza il sapore antico. Di conseguenza, meglio indossarlo sbottonato su camicie in denim o chambray dal fit slim. A righe in alpaca il secondo, da rendere più moderno con del denim scuro e delle oxford lucide con para alta a contrasto.

Per i veri appassionati delle stampe, infine, due modelli da veri professionisti: il gilet di Gucci in lana e seta lavorazione jacquard infatti, ha una microstampa geometrica dai colori accesi, e si porta con camicie azzurre classiche e capispalla cammello dai profili sartoriali, per sottolinearne il lato giocoso senza eccedere. Un discorso applicabile anche al modello di Raf Simons, eccentrico quanto basta per desiderare come compagni di outfit solo pantaloni in lana con piega centrale e derby dai profili bombati.

(guarda anche: come indossare il tartan in città)