Dal premio oscar Morgan Freeman al campione Gonzalo Higuaín, poi protagonisti di serie cult come Jon Hamm e leggende del rock come Noel Gallagher. Tutti gli uomini sulle copertine di Icon del 2017

Si conclude un anno che ha visto come protagonisti attori holliwoodiani ed europei, campioni di calcio internazionali e cantautori che hanno segnato la storia del rock. Racconti di grandi uomini, a cui Icon ha scelto di dedicare le copertine del 2017.

Ewan McGregor ha lasciato la scuola a 16 anni per inseguire il sogno del cinema. Poi una carriera camaleontica, che lo ha visto lavorare con maestri come George Lucas, Tim Burton, Woody Allen e Roman PolanskiA 20 anni dal primo Trainspotting, l’attore scozzese è tornato nel ruolo di Renton,«personaggio che ti cambia la vita» e che lo ha reso celebre a soli 25 anni. Ad Icon racconta anche una nuova sfida, il suo debutto alla regia con Pastorale Americana, film tratto dall’omonimo romanzo di Philip Roth.

Samuel L. Jackson ha recitato in 150 film e ha pronunciato 171 volte la parola ‘mother fucker’. L’icona di Spike Lee e Tarantino voleva diventare il Jacques Cousteau nero e, oggi, parla di una vita passata sul set a dissimulare falsi miti. Da King Kong a Tarzan, da Pulp Fiction a Django Unchained, con uno sguardo attento anche al mondo che lo circonda. Si definisce un ‘animale politico’ e usa la sua notorietà per creare un certo livello di consapevolezza, parlando di diritti civili, donne al potere e di una partita a golf con il presidente Donald Trump. 

Gonzalo Higuaín detiene una serie di record che lo faranno entrare nella storia del calcio. Il suo gioco è imprevedibile, se ti attacca è impossibile difendersi. Nato in Francia, ma decisamente argentino, a Torino ha trovato l’equilibrio perfetto. Ma questo sport non è tutto. Un legame speciale con la madre Nancy, pittrice di quadri astratti, che gli ha insegnato che la salute viene prima di tutto e un’infanzia passata ascoltando Pavarotti e l’opera. 

Morgan Freeman non può stare un giorno senza lavorare e ama spendere senza freni. In più ha una grande famiglia da mantenere e una moglie giovane, bella ed esigente. L’unica pressione è quella di non poter camminare nemmeno due isolati senza che intorno a lui si formi una folla. Il lato negativo di essere una leggenda del cinema, che ha vestito i panni di Nelson Mandela (ed è stato convincente anche in quelli di Dio) e ha girato un centinaio tra mega blockbuster, progetti educativi e serie tv. Il suo segreto? «È la pratica a rendere perfetti».

Justin Theroux si presenta così: «Perfetto sconosciuto, di talento, sposato con Jennifer». Lui interpreta Kevin Garvey nella serie tv cult della Hbo The Leftovers – Svaniti nel nulla; lei è Jennifer Aniston. Nel 1999 un biglietto per Los Angeles (acquistato da David Lynch) lo ha fatto diventare il personaggio principale del film Mulholland Drive. Oggi, con Icon, parla della sua carriera, che è lunga ma appena iniziata, di una playlist che contiene il meglio dell’hip-hop degli anni 80 e 90 e del suo rapporto quotidiano con un livello di fama esagerata, ‘innaturale’.

Christoph Waltz è la gentilezza personificata, anche se a Hollywood passa per essere il più grande cattivo del cinema contemporaneo. Nonostante i due Oscar, vinti per Bastardi senza gloria e Django unchained, diretti entrambi da Quentin Tarantino, però, conserva ancora un imprinting fortemente europeo. Non fa serial tv perchè ama le storie che arrivano a una conclusione, come insegna la sua formazione teatrale, e non usa i social media. Ora sta cercando sei milioni di dollari per girare il suo primo film da regista e, intanto, ha già diretto un’opera lirica. 

Jon Hamm per tutti è Don Draper, l’uomo affascinante e cinico, simbolo della serie cult Mad Men. Ma la vera natura dell’attore americano è molto diversa, ha indole da comedian e ama il cinema comico più di ogni altro genere. L’Italia è una delle sue mete preferite e i registi Luca Guadagnino e Paolo Sorrentino sono una fonte d’ispirazione. Racconta una vita personale dura ma oggi insegue un futuro zen e sogna una casa vuota, piena di luce da trasformare nella sua modern farm. 

Josh Brolin preferiva fare affari che recitare. Dopo aver rifiutato per anni i blockbuster, però, ha capito che è meglio rischiare mettendosi in gioco. Oggi è un muscoloso personaggio della Marvel in Deadpool 2, grazie a due sedute al giorno di palestra e una dieta senza zucchero, ma anche un pompiere di 79 chili in Only the brave, e, prima ancora, il presidente Bush nel biopic W. diretto da Oliver Stone. Segue un mantra:«Datti da fare, sii tu l’artefice del tuo destino».

Noel Gallagher odia farsi fotografare e preferisce lasciar parlare la sua musica, perchè l’unica cosa che gli interessa è essere considerato uno dei migliori autori nella storia del rock britannico. Una storia di grandi classici negli Oasis, ora sorride, solo con gli occhi, mentre racconta ad Icon il suo terzo album Who built the Mood?, pubblicato con un’etichetta indipendente come Noel Gallagher’s High Flying Birds. Ha compiuto cinquant’anni e «Non devo più spiegare niente, seguo il mio istinto». Grande attesa per l’unica data live italiana, l’11 aprile 2018 al Fabrique di Milano.