Per cogliere appieno il fascino della città bisogna immergersi nel misterioso intreccio delle sue vie. E lasciarsi avvolgere dai profumi dell’infanzia

Da dove cominciare per raccontare Istanbul? Per scoprire l’anima vera della mia città bisogna camminare, di giorno e di notte. Solo così si riescono a scovare le stradine nascoste della parte antica e di quella più moderna della città, e ammirare i monumenti costruiti nei secoli che hanno ospitato tre imperi. Per stupirsi di trovare dietro ogni angolo una fontana millenaria, un albero secolare, una sinagoga, una cisterna dimenticata, un muro ricoperto di mosaici bizantini, ma anche negozi di stilisti.

Io amo spostarmi a piedi, camminare lungo il Bosforo o spingermi verso la Torre di Galata, in assoluto il luogo che mi regala più emozioni. Costruita 15 secoli fa, era il quartier generale dei genovesi. Ora la zona di Galata, ricca di ristoranti e atelier, è il ritrovo di artisti, intellettuali e della gioventù locale. Istanbul pullula di palazzi reali, ma le residenze estive sul mare sono le più sontuose. Tra l’imponente Dolmabahce e la più elegante Beylerbeyi, c’è la più piccola e meno conosciuta Yıldız Sarayi: incantevole. Ci vado per trovare ispirazione osservando i mobili e gli arredi, ma soprattutto mi affascina lo stile di vita che traspare dagli oggetti un tempo utilizzati dai monarchi.

Nel parco si trovano diverse dimore appartenute ai membri della famiglia reale, oggi divenute locali e bar aperti al pubblico, ideali per godersi un caffè in una location da favola. Ora vivo a Istanbul ma da piccolo mi dividevo tra le due capitali storiche dell’Impero Ottomano. D’inverno risiedevo nella verde Bursa, dove sono nato; d’estate a Istanbul, dove venivamo in vacanza al Tarabya Oteli: luogo cult degli anni 70, completamente rinnovato di recente, con una delle terrazze più belle della città. Il quartiere sul mare dove si trova l’hotel prende il nome dalla parola greca teraphia e ai tempi dell’Impero era una delle località di villeggiatura più amate dalle famiglie ricche della città. Ancora adesso, quando passeggio tra le sue stradine, risento i profumi della nostra infanzia. Osservo ammirato le case immerse nel verde nascoste dietro l’albergo e le residenze estive dei diplomatici europei. E mi soffermo davanti alla mia preferita, quella che ospita l’Ambasciata Tedesca: un esemplare perfetto di stile ottomano.

Il video del nostro backstage

Testo: Eren Yorulmazer*

Styling: Ilario Vilnius
Foto: Ali Yavuz Ata

Grooming: Osman Nuri Buruk
Models: Lenz von Johnston @I Love Models; Alexandro Duarte de Costa; Tunahan Acar; Emir Yildirim

* Architetto e designer, vive a Istanbul e progetta alberghi e locali prestigiosi in tutto il mondo. Testo raccolto da Seyda Canepa