Da mago di Oz all’ultima interpretazione di giovane sballato: ecco la nuova icona di Hollywood

Se ci fosse un annuncio per persone scomparse sul set di Hollywood, quello di James Franco citerebbe di sicuro: “AAA, cercasi icona disperatamente, segni particolari: trasformista”. Già, per uno che è capace di passare dal ruolo del perfetto tamarro, interpretando il gangster Alien in Spring Breakers, al sofisticato modello per Gucci fino alla parodia di se stesso in Comedy Central, non sorprende un ruolo tra il tragico e il demenziale nel prossimo cult movie Facciamola Finita (This is the end) in uscita 18 luglio.

La nuova, esilarante (si spera) commedia di Evan Goldberg & Seth Rogen con James Franco è, infatti, la storia di sei amici intrappolati in casa mentre una serie di avvenimenti strani e catastrofici stanno devastando Los Angeles e la loro stessa amicizia. Annunciato come il disaster movie più curioso degli ultimi tempi, è in realtà l’inaspettato ruolo dell’attore nato a Palo alto 35 anni fa a incuriosire. Come se facesse la macchietta di sé, James Franco si mostra totalmente ossessionato dall’arte tanto da riempirsi la casa di quadri improbabili da lui dipinti. Conserva una miriade di oggetti di scena, dalla videocamerina di 127 ore alla pistola di Giovani Aquile. Ed ecco quindi che la caricatura dell’artista coraggioso, che fa scelte inconsuete per un divo di Hollywood, si sgretola rendendo, paradossalmente, il personaggio James ancora più follemente credibile.

Ma che l’attore abbia una sorta di abilità camaleontica è cosa risaputa: riesce a dar vita a uno splendido cattivo in Spiderman o a farsi immortalare mezzo nudo sulla tazza del water mentre fuma. James Franco è sexy, è un’icona gay, è un’icona del cinema, sperimenta, ma soprattutto fa prodotti di qualità. Perfettamente a suo agio e integro anche quando interpreta ruoli nei blockbuster hollywoodiani , non disdegna le parti da rubacuori, come in Mangia, prega, ama e Annapolis, anche se il ruolo cult rimarrà probabilmente il giovane Aron Ralston di 127 ore, costretto a tagliarsi un braccio per sfuggire a morte certa, intrappolato in un crepaccio nel deserto. La sua creatività sembra straripare, secondo una pratica artistica incessante. Come i suoi look. Dal mago impettito, con tanto di smoking, nel remake della favola di Oz, con tuba e baffetti ben lucidati, al party addicted di Facciamola Finita con capello arruffato, qualche chilo in più e la patina vissuta del grunge style alla Kurt Cobain, per chi non può resistere al richiamo dell’Apocalisse che verrà.

Testo: Valentina Ardia

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