I 140 di attività, dai velieri agli yacht di lusso

A vederli ora, i megayacht che escono dai cantieri Benetti, veri gioielli di tecnologia dal design elegante e raffinato, si fatica un po’ a credere che discendano dai velieri che oltre un secolo fa solcavano i mari e che hanno popolato le immaginarie avventure dei ragazzi di ogni età. Invece il loro fascino deriva anche da questo. Perché proprio quest’anno Benetti festeggia i 140 anni di attività, che gli hanno fatto conquistare una delle vette più alte dell’eccellenza italiana. E lo fa presentando in Triennale , durante la Milano Design Week, l’ultimo nato di casa, il superbo Jolly Roger disegnato dallo studio italiano Palomba Serafina Associati per Benetti Design Innovation Project: 65 metri di lunghezza per 11,6 di altezza, sei cabine passeggeri e 12 per la crew, 16 nodi di velocità massima, 15 nodi quella di crociera, autonomia a 12 nodi di 5 mila miglia nautiche. “Siamo partiti dall’idea di costruire una supercar del mare, aristocratica e futurista”, hanno dichiarato i designer Ludovica+Roberto Palomba. “Ci siamo, insomma, ispirati a un dna automobilistico tradotto soprattutto nelle strutture, che liberano i ponti da ingombri visivi restituendo il rapporto con la natura e il mare. E nelle grandi vetrate e nel lungo ponte che suggeriscono l’idea di una terrazza sospesa sull’acqua”.
L’avventura Benetti inizia nel 1873, quando Lorenzo Benetti acquista il Cantiere Darsena Lucca e fonda il cantiere che porta il suo nome e che “governerà” per 40 anni, affiancato dai figli Gino ed Emilio. All’inizio si producono grandi imbarcazioni di legno per il commercio locale e nazionale ma, dopo la Seconda Guerra Mondiale, il cantiere si specializza nella realizzazione di imbarcazioni in acciaio (e poi alluminio) per il tempo libero, arrivando ai grandi yacht di lusso nei primi anni 60. Negli anni, Benetti si è assicurata una serie di primati come il varo della prima imbarcazione diesel con scafo in acciaio nel 1941, pionieristica per l’epoca, o quello di Nabila, disegnato da John Bannenberg per Adnan Kashoggi nel 1979: con i suoi 86 metri di lunghezza, 2465 tonnellate di stazza e interni da sogno, lo yacht più famoso dell’epoca. Oggi Benetti progetta, costruisce e commercializza motoryacht full-custom dislocanti e semi-dislocanti in un range di lunghezza molto vario, dai 93 piedi ad oltre 90 metri, vere e proprie navi taylor made. E i numeri parlano per questa eccellenza tutta italiana: in 140 anni di storia, quasi 300 imbarcazioni costruite, oltre 300.000 mq di spazi produttivi dislocati in 6 cantieri in Italia (Viareggio, Livorno e Fano) e 34 yacht attualmente in costruzione, tra cui un 90 metri.  (Laura Barsottini)

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