Koi, Carafe, Acai, Samba, Mykonos: ma chi l’ha detto che un uomo si debba vestire solo di blu e grigio? Tutte le nuance viste sulle passerelle maschili autunno/inverno 2013/14

È l’autorità indiscussa nella classificazione delle cromie e canone di riferimento per professionisti e creativi. Grazie a Pantone il vocabolario visivo si arricchisce di sottigliezze e sfumature. Perché un verde non è semplicemente verde e l’approccio sintetico al mondo delle tinte e delle tonalità, almeno in termini di ristrettezze lessicali, non sempre paga. Nella speciale classifica dei colori must di stagione non manca la categoria dei bruni, dove il marrone la fa da padrone. Per una volta, però, sforziamoci di chiamarlo Carafe, tipologia corposa e ricca, che ricorda il cioccolato e si annuncia come sostituto del nero. Gli si può accostare il violaceo Acai, omaggio quasi scontato alla tavolozza della vendemmia e del mosto. Particolare, ma dotato sempre di struttura profonda, il rosso Samba: esotico di nome e di fatto, intenso come le bacche mature e i frutti di latitudini tropicali.

Cattura lo spettro dei paesaggi boschivi il Deep Lichen Green, muschioso e di gran classe, seguito a ruota da un Linden Green, prossimo all’ocra, capace di esprimere la polarità più dorata dei gialli autunnali. Lo supera in vivacità solo l’arancio Koi, pittorico e decorativo, che va spezzato, o meglio dosato, con abbinamenti neutri come il denim scuro e i tessuti grigi. Senza mezze misure il verde Emerald, fuoriclasse della categoria, già proclamato colore dell’anno 2013. Per gli amanti del blu, invece, la variante più quotata va sotto il nome di Mykonos: l’azzurro cielo dell’isola greca. Altrimenti si gioca sul sicuro con Turbulence, un grigio bilanciato e metallico che ricorda il mercurio.