Stile Morrissey: maglioni cocooning, righe e completi sartoriali nel guardaroba dell’ultimo romantico inglese, di ritorno con un nuovo attesissimo album per l’estate

L’ultimo poeta inglese; uno dei cento geni viventi, secondo il Telegraph; tra i più influenti musicisti secondo il Rolling Stone. Ogni classifica che conti lo annovera ai primi posti, ma, oltre ai numeri, c’è molto di più.

Morrissey, nato Steven Patrick da genitori irlandesi, ha raggiunto lo status di icona sin dalla formazione del gruppo di cui è stato frontman negli anni ottanta, gli Smiths.La band ha avuto vita relativamente breve, sciogliendosi tra liti e
corti di tribunale nell’87, ma Morrissey ha proseguito la sua carriera
da solista fino ad oggi, con un nuovo album molto atteso in uscita il 15
Luglio, World Peace is none of your Business, anticipato
dall’omonimo singolo, in versione parlata, per tenere alto il mistero,
dove Moz si esibisce in compagnia di Nancy Sinatra, figlia di Frank.

Smiths, un nome scelto per contrapposizione a quelli troppo ridondanti e americani dei suoi colleghi oltre oceano, come i Duran Duran e gli Spandau Ballet, perfetto per una formazione che ha sdoganato uno stile rock ma carico di nostalgia, un punk morbido e sensuale infarcito di riferimenti culturali, da Oscar Wilde a Virginia Woolf, e che è stato il padre spirituale del genere indie, un’eredità raccolta da tutti quelli che sono venuti dopo, dagli Oasis ai Libertines. Ad influire sul loro successo, riprodotti a ripetizione anche nelle radio dei college statunitensi, ha pesato sicuramente anche la sua figura, dal fascino misterioso ma fragile, elegantemente ambiguo.

Un interesse che è riuscito a mantenere vivo per quasi trent’anni, grazie a brani entrati nella storia della musica, da Girlfriend in a Coma alla leggendaria ballata Please, Please, Let me get what I want, ma anche per via del suo carattere irriverente, sempre schierato, mai lontano dalla protesta sociale. Noto per le sue posizioni anti-monarchiche, vegetariano convinto, Morrissey dimostra oggi la stessa dedizione alle cause di quando aveva 25 anni e cantava The Queen is Dead.  (guarda anche Eddie Vedder, l’ultimo rocker)

Rigoroso nelle sue idee, ma un romantico iper-contemporaneo nello stile, anche quello divenuto iconico e copiato, lontano dal convenzionale: precursore dei maglioni cocooning, avvolgenti e malinconici, che poi faranno proseliti negli anni novanta, li ha sempre voluti in tessuti preziosi come il cachemire, e abbinati a denim pulitiskinny. Per il palco preferisce camicie ariose, preferibilmente a righe o stampe paisley, da abbinare ai suoi occhiali da vista, geek-chic, divenuti vero trademark di ogni suo look. La maturità non ha sminuito l’adorazione dei suoi fan, ma gli ha regalato una passione per completi dai profili sartoriali, realizzati a Savile Row, blazer micro-check da abbinare a cravatte in nuance pastello, da perfetto lord nella sua residenza di campagna. Un look carico di personalità, da moderno bohemienne da replicare con le nostre proposte.