Paglietta, bombetta, trilby: le alternative al classico panama per proteggersi dal sole, al mare o in città.

Il cappello dell’estate per eccellenza è, da sempre, il Panama: realizzato a Cuenca, tra le montagne dell’Ecuador, con la paglia delle palme toquilla, è diventato celebre grazie ai grandi personaggi che l’hanno indossato, uno su tutti Ernest Hemingway. Confermato il primato di eleganza di questo copricapo (e dopo essersi assicurati di averne almeno uno in armadio), si può a anche sperimentare qualche modello meno inflazionato. Quando si tratta di cappelli di paglia, infatti, la moda uomo offre ampia possibilità di scelta.

Chi vuole restare sul classico può puntare su una paglietta, un cappello con cupola piatta e falda circolare corta, come quello proposto da Lock Hatters. È un modello che vanta illustri estimatori, per esempio Gabriele D’Annunzio, ed è spesso ritratto nei dipinti degli impressionisti francesi come Renoir e Manet. Ideale per una gita in barca, dona un tocco ironico a qualsiasi look.

I giovani designer di SuperDuper Hats si divertono a reinterpretare la bombetta con la paglia: il modello si chiama Muddy ed è disponibile in quattro varianti di colore (sabbia, argento, nero e blu). Un po’ elegante, un po’ irriverente. Decisamente più casual il modello Hobo di SuperDuper Htas, ispirato ai vagabondi che all’inizio del Novecento saltavano sui treni merci in cerca di libertà.

Per chi ama lo stile da cow-boy, il brand giapponese Visvim propone un cappello di paglia a tesa larga, traforato, con una fascia a quadretti rossi e bianchi che gli dona un tocco retrò. È invece ispirato al deserto cileno il modello Atacama di Cambiaghi Milano: in paglia rigida e cuoio, è un copricapo resistente, perfetto per proteggersi dal sole nel deserto, ma anche in spiaggia.

Meno impegnativi da indossare sono i modelli a tesa corta, chiamati anche Trilby: per l’estate 2016 Lock Hatters lo propone in due versioni bicolori, con tesa marrone e cupola indaco o viceversa. 

Chi nonostante tutto preferisce Panama o affini, può sperimentare qualche variazione sul tema, come un colore originale (verde acido quello proposto da Borsalino) o con fascia bicolore, come il modello Cary di Panizza