Sul campo e sotto il completo, passando per l’happy hour: le scarpe da tennis sono il nuovo must have. Vintage, sofisticate o minimal, secondo tre film iconici

Passepartout, accessorio di transizione per eccellenza dal giorno alla sera, dal casual al formale, entrate a far parte di diritto nel vocabolario di stile di ogni gentleman che si rispetti: le sneakers da tennis sono il nuovo nero del guardaroba maschile. 

Il processo che le ha nobilitate, affrancandole dall’appartenenza ad un solo genere, comincia da lontano: è il designer Walter Albini, o l’Yves Saint Laurent italiano, come lo chiamavano i giornalisti dell’epoca, il primo ad indossarle, sotto un completo nero da sera, negli anni settanta. In epoche più recenti sono stati i divi dell’r’n’b e dell’hip-hop, Jay- Z su tutti, a sdoganarle anche sul red carpet. Un trend che trova conferma anche per questa stagione: minimali, con dettagli da dandy o dall’allure vintage, i modelli di punta per l’autunno prendono ispirazione da alcuni tra i titoli più famosi della cinematografia. 

Quando le nuance prediligono tonalità neutre, beige, e bianchi dalle striature sabbiate, acquisicono un fascino vintage, che si esprime al massimo grado in abbinata a pantaloni bianchi dalla silhouette morbida e maglioni in cachemire dal collo a v, ensemble ideale per il giorno e per il weekend. Un’ispirazione che viene da lontano, nello specifico dall’eleganza senza tempo de Il Giardino dei Finzi-Contini, film premio Oscar di Vittorio De Sica, incentrato sulle vicende dell’omonima famiglia, i cui figli passano le loro giornate tra amici e servitù, impegnati in partite di tennis e gite in bicicletta tra i boschi della loro vasta magione, a Ferrara. 

In suede, con gli strappi, e colorate di un arcobaleno cromatico che sceglie solo tinte forti, ma naturali, dal blu notte al verde foglia, si indossano con i jeans o cargo in tele di cotone ruvide e spesse, insieme a blazer in velluto e camicie in denim over. Ideali per la transizione dal giorno alla sera, dal brunch all’happy hour, hanno un appeal da dandy, rilassato ma consapevole, come in Blow-up di Michelangelo Antonioni, dove il protagonista, un fotografo della Swinging London ispirato alla figura carismatica di David Bailey, passa da un servizio di moda all’altro, alle prese con un mistero da scoprire, che troverà la sua risoluzione proprio su un campo da tennis ( guarda anche il video di presentazione del nuovo Icon, con la doppia copertina scattata proprio da David Bailey).

Quelle più adatte alle occasioni formali, sotto un completo nero dalle linee affilate, restano però bianche, con fasce a contrastoessenziali nelle linee ma leggermente bombate nei volumi. Il fascino è volutamente aristocratico, con disimpegno, come quello di  Jonathan Rhys-Meyers in Match Point, metafora sul tennis e sulla vita di Woody Allen. Perfetto mix tra esigenze sportive (nel tennis agonistico è obbligatorio l’utilizzo del total white, accessori compresi) e vezzi più modaioli, sono il modello preferito dalle grandi maison, da Valentino a Raf Simons, che ha messo la sua firma su un modello di Adidas Stan Smith, le iconiche sneakers nate negli anni settanta, indossate dall’atleta da cui prendono il nome, uno dei tennisti più famosi di sempre.