Dai primitivi ai giorni nostri, l’accessorio icona come simbolo sociale, di stile, di costume

Le tappe storiche nell’evoluzione di uno degli accessori iconici del guardaroba maschile: la cintura. Dalla preistoria a oggi, Icon si è divertito a illustrare ogni passaggio di questo racconto ‘a fil di vita’.

PREISTORIA
Prima ancora che sostegno per i calzoni, la cintura nasce come elemento distintivo di ceto e genere. Il cache-sexe è un simbolo politico e sociale legato all’insorgere del pudore.

100 A.C.
La indossa il soldato, anche come elemento difensivo, e ne distingue il grado. Essere discinti, senza cintura, è proprio degli schiavi, rappresenta il denudarsi in pubblico.

500 D.C.
Per il guerriero germanico la cintura è ciò che distingue l’uomo libero dal servo della gleba. I cinturoni erano sfarzosi e con guarnizioni a cui venivano appese armi e oggetti di uso quotidiano.

1400 D.C.
Tutto serve per sostenere abiti e brache: cinghia, cordone o bragherio come l’alta cintura in cuoio fatta per contenere il ventre e reggere i panni da gamba.

1900 D.C.
Ormai uniformata nel suo aspetto di cinghia, in occidente la cintura si sposta sul corpo. Si alza e si abbassa a piacere, da sotto il torace, al giro vita o abbinata alle bretelle.

2014 D.C.
Elemento accessorio dell’abito maschile . In tessuto con pantalone casual o in pelle con un abito elegante, meglio se nella stessa nuance delle scarpe.