Rilassato e consapevole, stropicciato e perfezionista: al lido per presentare due film al Festival del Cinema di Venezia, Al Pacino è l’attore dal fascino eterno

Arriva sul red carpet con un sorriso disteso, dispensa sorrisi ai fotografi e saluti ai fan, ma la sensazione è comunque quella di essere di fronte ad una leggenda vivente. E non potrebbe essere diversamente, considerando la caratura del personaggio: Michael Corleone, Tony MontanaCarlito Brigante sono solo alcuni dei personaggi che Al Pacino ha regalato al pubblico e alla storia del cinema, innalzandoli a categorie umane (di molto sopra le righe), e consacrando se stesso alla fama.

Una carriera, la sua, che non sembra voler abbandonare: a 74 anni, è ancora impegnatissimo nella promozione dei suoi progetti artistici, come i due film che presenta al Festival di Venezia. In The Humbling (tratto da un romanzo di Philip Roth e presentato fuori concorso) interpreta un ex-attore di successo; in Manglehorn ( in concorso) è il proprietario di una ferramenta persa da qualche parte nel Texas, alle prese con i ricordi di un amore di gioventù.

Personaggi agli antipodi, a cui regala una sottile patina di fascino e mistero, la stessa che sfoggia con ironico disincanto anche nelle occasioni ufficiali. Il segreto è uno stile ruvido ma privo di ombre, una rilassatezza che non trascende mai nell’incuranza. Alla conferenza stampa è arrivato in total black, t-shirt e gilet dai volumi morbidi, la giacca appoggiata sulle braccia: un look minimale, a cui regala personalità attraverso gli accessori. Un orologio importante, dal cinturino ton sur ton, occhiali da sole dai richiami sixties, e anelli in argento corredati. Vezzi da ex-ragazzo di strada, che riportano alla mente i suoi inizi, quelli all’Actor’s Studio, con la fondazione James Dean a pagare l’affitto, particolari che ha ricordato con un certo affetto anche in Laguna.

Per la sera opta invece per completi sartoriali classici, giacca a due bottoni e volumi rilassati, collo a lancia stretto, cravatta nera comme de rigeur: a rendere il tutto unico, così distintamente à la Al Pacino, ancora una volta gli accessori. Anelli e occhiali, retaggio del giorno, ma soprattutto le calzature: stringate, iper-classiche, ma lucide, da vecchia Hollywood. (guarda anche lo stile di Robert Redford)

Un’eleganza accogliente, bohemienne ma mai nostalgica, dandy senza prendersi troppo sul serio. In altre parole: Al Pacino.