Un percorso alternativo tra i luoghi meno noti, dalla prima casa occupata al ponte delle spie. E un’installazione luminosa di 15,3 km per rivivere la storia

In occasione delle celebrazioni per i 25 anni dalla caduta del muro il 9 novembre a Berlino sarà creata un’installazione temporanea di luci intitolata ‘Lichtgrenze’, in tedesco frontiera di luci, un confine fittizio di 15,3 km che ripercorrerà una parte del tracciato del muro. La realtà del muro, infatti, era ben più imponente: si trattava di 155 km che circondavano Berlino Ovest e la isolavano all’interno del blocco orientale. Oggi si possono ripercorrere in bicicletta o con tour originali e personalizzati come quelli organizzati da ‘Berlino come desideri’, un’associazione di tre italiani da tempo residenti a Berlino che crea viaggi su misura nella capitale tedesca a seconda delle preferenze del cliente.

Ecco, allora, alcune tappe per scoprire le tracce del muro in modo diverso, al di là dei consueti giri turistici.

Memoriale a Günter Litfin
È una delle poche torrette d’osservazione rimaste, a cui è stato costruito attorno un edificio appena dopo la caduta del muro. È diventata un memoriale dedicato alla prima vittima del Muro, Günter Litfin, colpito mentre tentava di attraversare il canale tra Mitte (est) e Wedding (ovest). Il fratello Jürgen dal 2003 apre due giorni a settimana da marzo ad ottobre la torre/memoriale in onore del fratello.

Casa sulla Bethaniendamm
Si ritiene sia la prima casa occupata di Berlino. È una baracca costruita da un abitante di Berlino ovest nel tratto di terra che era considerata terra di nessuno, a ridosso del muro tra Mitte (est) e Kreuzberg (ovest). Era nata come un orto ma poi il suo costruttore, un immigrato turco di nome Osman Kalin, ci si trasferì a vivere. L’occupazione non era vista di buon occhio, ma in qualche modo rimase una questione irrisolta fin dopo la caduta del muro. Solo nel 2004 si risolse con l’inclusione dell’appezzamento di terreno nel quartiere di Kreuzberg e la decisione di conservare la casa.

Tempelhofer Park
È il parco costruito sull’area dell’aeroporto di Berlino-Tempelhof dopo la chiusura dell’aeroporto nel 2010. La sua storia risale a molto prima del muro, ma fu fondamentale per la sopravvivenza di Berlino Ovest nei primi anni di occupazione sovietica, subito dopo la fine della Seconda guerra mondiale. L’aeroporto servì, infatti, al ponte aereo per Berlino, nel 1948: per 462 giorni centinaia e centinaia di aeroplani chiamati affettuosamente ‘Rosinenbomber’, bombardieri d’uva passa, rifornirono la città di viveri, carbone, medicinali e caramelle per i bambini. Oggi ci colpisce per la sua vastità. Camminando sulla pista di atterraggio si riconoscono ancora i segni lasciati dai freni degli aerei.  

Bernauer Strasse
La vita quotidiana della Bernauer Strasse è stata intaccata in modo particolarmente violento dall’erezione del muro e la via è diventata tristemente famosa per i tentativi di fuga dalle finestre dei palazzi adiacenti al muro, ma anche della fuga riuscita del soldato Conrad Schumann immortalata dalla macchina fotografica di Egon Bahr e riprodotta sul muro. Qui si trova il Museo e il Monumento del Muro realizzato dagli architetti di Stoccarda Kohlhoff & Kohlhoff e poi ampliato dai berlinesi sinai.Faust.Schroll.Schwarz con  Mola Winkelmüller Architekten BDA e ON architektur.

Mauerpark  
Il Mauerpark, che significa parco del muro, è costruito su quella che era la ‘Todesstreife’, ovvero striscia della morte, una zona inaccessibile a ridosso del muro. Divideva il quartiere di Wedding (ovest) da Prenzlauer Berg (est). Oggi è una zona verde che ogni domenica ospita un mercato delle pulci e un karaoke che attrae grandi folle.

Bornholmer Strasse
Il posto di blocco sulla Bornholmer Strasse, a nord di Berlino, non è certo famoso come il leggendario Checkpoint Charlie, il posto di blocco sulla Friedrichstrasse. Eppure è qui che si è creata la prima breccia nella cortina di ferro. Fu, infatti, il primo ad essere aperto la mattina del 9 novembre nell’incertezza e nella confusione generale.

Glienicker Brücke
Per chi vuole allontanarsi dal centro della città, il Ponte di Glienicke, tra il quartiere di Wannsee di Berlino Ovest e Potsdam (che era a est), racconta un pezzo della guerra fredda in quanto spesso veniva usato come passerella per lo scambio di spie catturate tra i due blocchi, da qui anche il nome di ponte delle spie. Inoltre da qui si gode di un bel panorama e non lontano si può visitare lo Charlottenhof, residenza estiva di Federico Guglielmo IV.